Addio al re del commercio Ferrari rilanciò il centro

La sua cesteria si trasformò in un negozio d’arredamento e oggettistica. Il ricordo di Confcommercio Pistoia Prato:"Se ne va un vero protagonista"

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Lucidità, determinazione e acume le qualità che hanno fatto di lui un protagonista del rilancio del centro storico negli anni Novanta, un commerciante innamorato del proprio lavoro e della propria città. È morto al termine di una malattia Giovanni Ferrari, 87 anni, volto noto del comparto Sala con la storica Cesteria di via del Lastrone (nei locali in cui oggi sorge La Vineria n. 4), attività rimasta nel cuore di molti nonostante la chiusura datata più di vent’anni fa. Era il febbraio 2001 quando Ferrari scelse di chiudere. Commerciante esperto, aveva già intuito l’alba di un difficile nuovo inizio per il settore, con la dilagante invasione di prodotti sempre meno artigianali in una sola logica di profitto. Un’attività quella della Cesteria iniziata dal nonno venuto a Pistoia da Milano nel 1870, poi proseguita col babbo di Giovanni e infine con lo stesso Giovanni all’età di 21 anni, nel 1956, e infine rimasta in piedi fino al 2001. Poi gli impegni istituzionali nel mondo del commercio, la grande passione per il suo orto e infine la malattia. "Per il babbo quel negozio è stata una parte fondamentale della sua vita – dice il figlio Roberto –. Fortissimo in lui era il desiderio di creare in tutti i commercianti del centro uno spirito di appartenenza. Credeva tantissimo in quel che faceva: è stato per molti versi un precursore".

A ricordarlo con sincera gratitudine è anche Confcommercio Pistoia-Prato, che rammenta il suo impegno in veste di presidente del Comitato dei commercianti del centro storico impegnato nel rilancio della Sala, primo promotore delle aperture domenicali. "Giovanni – ricorda l’ex presidente di Confcommercio Stefano Morandi – possedeva indiscutibili doti umane e professionali. Ha saputo avvicinare e far crescere un gruppo di commercianti che, dagli inizi del Duemila, ne ha raccolto il testimone. Memorabile il suo impegno per lo sciopero dei commercianti indetto il 18 febbraio del 1998: quando il Comune allocò dei lampioni in via Cavour, bloccando il transito dei veicoli. Ha fatto a lungo parte della giunta esecutiva di Confcommercio e della giunta della Camera di Commercio di Pistoia, sempre dando prova di determinazione e schiettezza. Ha speso molte energie per difendere gli interessi delle categorie. Lo ringrazieremo sempre". Giovanni Ferrari lascia la moglie Alba e i figli Roberto e Maurizio. I funerali oggi alle 15 nella chiesa della Misericordia di Pistoia, proseguendo poi per il cimitero della stessa.

linda meoni