"Macché manager, io sono un impresario. E ne vado fiero". Mi rispose così Fernando Capecchi una delle prime volte che le nostre strade si incontrarono. Era seduto sulla poltrona del suo ufficio, immerso nelle campagne di Ramini, a pochi passi da Pistoia. Gentile, disponibile, sempre col sorriso sulle labbra. Un uomo d’altri tempi, si direbbe. Ma sempre concentrato sul presente e con lo sguardo rivolto al futuro. Era orgogliosissimo della sua Vegastar, quella creatura che in oltre mezzo secolo di attività ha scalato e conquistato pezzo per pezzo il mondo dello spettacolo. Quel mondo dello spettacolo che adesso piange compatto Fernando. Negli anni Novanta ci aveva pensato Giorgio Panariello - uno degli artisti di punta della sua ‘scuderia’ - a renderlo celebre. Lo aveva fatto diventare uno dei personaggi di ‘Aria Fresca’: Nando. Con l’impermeabile, il cellulare sempre all’orecchio e quell’iconico saluto alla sua storica segretaria ‘Roberta, saluta tutti eh’ che per qualche tempo divenne un intercalare in mezza Toscana.
Fernando Capecchi se n’è andato ieri pomeriggio a 80 anni. Da qualche mese non stava bene e le redini dell’agenzia erano state prese dal figlio Silvio. In mezzo secolo di attività, grazie al suo straordinario fiuto di talent-scout, la Vegastar ha scoperto talenti del calibro di Carlo Conti, Giorgio Panariello, Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini, Alessandro Paci, Graziano Salvadori, Niki Giustini, Andrea Cambi. Quel gruppo straordinario che alla metà degli anni Novanta era riuscito a traghettare la comicità toscana prima su Telemontecarlo e poi addirittura su Raiuno. Tantissimi gli artisti che negli anni hanno fatto parte della scuderia della Vegastar: da Zucchero Fornaciari a Cristiano Malgioglio, passando per Emanuela Aureli, Sergio Friscia, Francesca Fialdini, Elenoire Casalegno, Roberta Capua, Serena Magnanensi. E poi le orchestre. Le ‘sue’ orchestre che da decenni riempiono i locali di tutta Italia e delle quali Capecchi andava orgogliosissimo, tanto da aver voluto dedicare loro un programma ad hoc (‘Balla che ti passa’) andato in onda in molte tv regionali. Senza dimenticare il rapporto strettissimo con Miss Italia, di cui la Vegastar organizza i concorsi in Toscana. A dare il via a tutto, negli anni Settanta, la collaborazione di Capecchi con Gianni Ravera, che intravede subito le doti di Fernando, nominandolo selezionatore per l’Italia centro-settentrionale del Festival di Castrocaro, allora la più importante rassegna per il lancio di artisti emergenti. La salma di Fernando Capecchi sarà esposta da stamani alle cappelle del commiato della Misericordia di Pistoia in via del Can Bianco. I funerali si terranno lunedì nella chiesa di San Paolo. Ai figli Silvio ed Elena, alla moglie Anna e a tutta la famiglia della Vegastar le più sentite condoglianze anche da parte della nostra redazione.
Davide Costa