A rischio 1150 lavoratori interinali in servizio al Ministero dell’Interno

I sindacati in stato di agitazione. Tra Pistoia e Prato sono . 13 gli impiegati nell’ambito . di prefetture e questure

Migration

Il futuro di 1.150 lavoratori precari (in somministrazione) impiegati presso il Ministero dell’Interno è nuovamente a rischio. Di questi, nella Provincia di Pistoia e Prato in 13 sono impiegati nelle rispettive Prefetture e Questure, ed è grazie al loro lavoro se si è riusciti a garantire un servizio pubblico essenziale nell’emersione e regolarizzazione del lavoro dei migranti e nella gestione del diritto d’asilo, compresa l’emergenza migratoria connessa alla guerra in Ucraina. Le stesse strutture periferiche del Ministero dell’Interno hanno sempre riconosciuto il valore di questo lavoro, e anche oggi chiediamo che venga ribadito con forza di fronte al rischio di perdere anche nel nostro territorio un presidio così importante. Nelle province di Pistoia e Prato sono molto numerosi i cittadini stranieri che presentano pratiche inerenti il proprio status di immigrati, e vista la carenza di organico che da anni affliggono le strutture territoriali del ministero, tra le quali Prefetture e Questure, il lavoro svolto da questi lavoratori in somministrazione è diventato fondamentale per garantire il necessario supporto nella gestione dei flussi migratori e nell’esercizio dei diritti fondamentali dei migranti. Il Governo prevede, per i lavoratori impiegati nelle Prefetture, un dimezzamento del personale dal prossimo 31 dicembre, nonostante fossero state annunciate nuove unità per gestire il decreto flussi. Stessa situazione per una parte dei lavoratori impiegati nelle Questure, mentre per coloro che dipendono dalla Commissione Nazionale per il diritto di asilo si prevede una proroga di pochi mesi. E’ inaccettabile per il sindacato che sia proprio la pubblica amministrazione a dare il cattivo esempio usando i lavoratori e sostituendoli senza garantire la clausola sociale e l’adeguato riconoscimento professionale all’interno delle procedure concorsuali: ad oggi non si prevede il rinnovo di questi contratti, con una probabile interruzione e un cambio di appalto che al momento non prevede alcuna clausola sociale e non riconosce l’esperienza maturata. "Un Natale dal sapore amaro anche per i dipendenti nelle nostre province di Pistoia e Prato – dichiara il segretario del Nidil CGIL di Pistoia Prato – che non festeggeranno con serenità le feste natalizia per questa situazione, che risulta ancor più incomprensibile, vista la mole di lavoro che il bacino di utenza determina su questi territori".

Nella foto un’aula di tribunale (immagine d’archivio)