Davide Costa
Cronaca

A piedi o con la mountain bike. Alla scoperta della Linea Gotica

Dal progetto dell’associazione ’Laltrolato del Caposaldo’ due sentieri per far conoscere a turisti e appassionati di storia i bunker che erano stati costruiti intorno alla frazione di Pianosinatico

Silvia Petrucci, guida ambientale di ’Explora Outdoor’, davanti a uno dei bunker di Pianos

Abetone Cutigliano, 2 agosto 2020 - A spasso nella storia, lungo i bunker della linea Gotica. Succede a Pianosinatico, dove l’associazione Laltrolato del Caposaldo ha organizzato due itinerari (percorribili a piedi o con e-bike) che consentono di rivivere i lunghi mesi in cui la montagna pistoiese fu letteralmente spaccata in due dal fronte: da una parte gli americani della 5ª Armata, in particolare la 10ª Divisione da montagna, dall’altra i tedeschi e il 5° Reggimento San Marco della Repubblica Sociale Italiana. Non solo il curatissimo museo, pieno di reperti tedeschi, americani e italiani, ma due sentieri che conducono a postazioni che permettevano il controllo delle valli della Lima, del Sestaione e della statale che saliva sulle rampe dell’Abetone.

I percorsi sono indicati da dei paletti (gialli per il sentiero più corto, rossi per quello più lungo) che consentono ai visitatori di non perdersi, anche se il consiglio è di contattare le guide ambientali di Explora Outdoor che arricchiscono il visitatore di aneddoti locali legati al passaggio del fronte e sono in grado di far conoscere particolarità naturalistiche e botaniche che altrimenti rischierebbero di passare inosservate.

Entrambi i sentieri partono dalla località La Voltata, dove sorgerà presto il cippo della linea Gotica. Quello più lungo (e rilevante dal punto di vista storico e paesaggistico) passa dal Cioppeto e sale fino al Balzo dell’Aquila, dove si trovava una postazione che permetteva di dominare sia la valle del Sestaione che quella della Lima. Dominazione che era facilitata dall’assenza di vegetazione, visto che i tedeschi avevano raso al suolo tutta la vegetazione, composta soprattutto da splendidi faggi, adesso ricresciuti. Ogni postazione era formata da una piazzola per il mortaio (dove di solito trovavano posto tre soldati) e una postazione per la mitragliatrice, con altri due militari. Tutto scavato a mano e circondato da sacchi di terra, legname e filo spinato. Le postazioni erano collegate da telefoni da campo, continuamente danneggiate dai bombardamenti e che dovevano essere continuamente riparate dai cosiddetti ’guardiafili’.

Dopo il bunker ’La Pozzicampa’,il sentiero prosegue visitando ’La buca del Poggio 2’, da dove si dipana una ripidissima variante che conduce al cippo in memoria di Robert A. Morasco, soldato americano morto nel febbraio del 1945. Tornati sul sentiero principale, si prosegue costeggiando altri bunker prima di arrivare all’intersezione col sentiero giallo e al bunker che l’associazione Laltrolato del Caposaldo sta ricostruendo fedelmente, anche grazie al contributo del comune di Abetone Cutigliano. Un percorso accessibile a tutti, anche alle famiglie, con un valore storico davvero importante e che in tanti stanno scoprendo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA