250mila piante in Asia. Il parco del Tagikistan sarà ’Made in Pistoia’: "Un grande segnale"

I retroscena della visita del Capo di Stato tagiko nella nostra città. Tante le opere in corso con i progetti curati da Menici Garden Lab. Parla il titolare Federico: "Un motivo di orgoglio per ’tutto il settore" .

250mila piante in Asia. Il parco del Tagikistan sarà ’Made in Pistoia’: "Un grande segnale"

250mila piante in Asia. Il parco del Tagikistan sarà ’Made in Pistoia’: "Un grande segnale"

Fare il punto su tutte le opere che sono in corso di realizzazione in Tagikistan, ormai da un paio di anni. E capire se ci potranno essere ulteriori sinergie future per aprire un canale privilegiato fra il mondo del vivaismo pistoiese ed un mercato sicuramente attrattivo come quello asiatico. A distanza di più di una settimana dalla visita ufficiale, durata due giorni a cavallo del 25 aprile, del Capo di Stato del Tagikistan Emomali Rahmon, filtrano alcuni dettagli di quelli che sono stati gli argomenti all’ordine del giorno fra la visita a un vivaio ed uno spostamento in auto nella piana pistoiese, tutti aspetti che non sono certo passati inosservati ai cittadini visto lo spiegamento di forze dell’ordine che c’è stato nella zona sud della Vergine ed intorno al Nursery Campus di via Bonellina, oltre che gli scatti immortalati anche in un’altra importante realtà come Innocenti e Mangoni.

La notizia più importante, per il comparto vivaistico, è che il progetto di grande parco a Dushanbe – capitale del Tagikistan, ex stato dell’Urss dell’Asia centrale – sta andando avanti seppur con qualche ritardo, dovuto inizialmente ai rallentamenti post-covid e poi anche agli sviluppi della guerra in atto fra Russia e Ucraina che sta creando problemi su molti mercati internazionali anche in termini di esportazioni. In tutto sono ben 250mila gli esemplari di piante che sono state messe a dimora nella parte di vivaio del parco e, tutte, provengono dal nostro Distretto Florovivaistico: un percorso che necessita tappe forzate perché, una volta arrivati là, i sempreverdi devono iniziare un periodo di acclimatamento e gestione all’interno di uno spazio curato da personale sia pistoiese che tagiko per far si che, una volta che le piante sono cresciute e pronte per l’installazione nel parco, possono essere spostate in maniera definitiva.

Un progetto che, in questi anni, è stato portato avanti dalla Menici Garden Lab di Pistoia, sede in piazza dello Spirito Santo, ed in particolar modo dal titolare, Federico Menici, che nell’estate del 2021 rese noto alla città le potenzialità di questo grande polmone verde che deve nascere in Tagikistan. "Ho avuto indubbiamente piacere che il presidente Rahmon sia venuto in visita nella nostra Pistoia – ammette Menici – ed è un grande motivo d’orgoglio: non capita certo tutti i giorni, per questa realtà, avere un Capo di Stato in visita e pronto a conoscere quelle che sono le nostre ricchezze. Di sicuro un bel segnale anche per tutto il mondo vivaistico".

Una splendida esposizione a cielo aperto tutta "Made in Pistoia", pertanto, quella che si sta costruendo a migliaia di chilometri da qui, già in un altro continente. Secondo quelle che sono le stime attuali, tutto quanto dovrebbe essere pronto per l’estate del prossimo anno, in modo da inaugurare tutto il grande parco, un autentico polmone d’ossigeno nella capitale tagika, a settembre del 2025 in occasione dell’anniversario dell’indipendenza dall’Urss che viene celebrato in grande stile ogni anno a Dushanbe. Di sicuro questa opera mastodontica ha aperto un canale privilegiato per l’export del florovivaismo pistoiese e chissà che non possa essere un volano molto importante per farsi conoscere su mercati finora poco noti, ma comunque ricchi e da implementare. Ed è probabile che, nella visita del Presidente Rahmon alla Vannucci Piante dei giorni scorsi, oltre a quello che già c’è, si sia affrontato anche il tema di future collaborazioni.

Saverio Melegari