FRANCESCO PALETTI
Pisa

Zazzaroni a tutto campo, ''Pisa una piazza pazzesca''

Il monito del noto giornalista sportivo: ''Nessuno si crogioli sull'affetto dei tifosi per la squadra, entro il 23 novembre devono arrivare le decisioni'. Mercato: per salvarsi a gennaio servono quattro rinforzi''

Ivan Zazzaroni

Pisa, mercoledi 16 novembre 2016 - «Pazzesco». In dieci minuti Ivan Zazzaroni, volto noto della “Domenica Sportiva” e da ieri anche direttore editoriale del Corriere dello Sport digitale, lo ripete almeno cinque o sei volte. E si riferisce, certo anche alla situazione societaria, ma soprattutto al rapporto fra squadra e tifoseria: «Lo dico senza alcuna piaggeria – dice -: quello che si vede a Pisa è qualcosa di quasi unico nel calcio italiano. Dai vip, come Paolo Conticini o Ubaldo Pantani, che mi tempestano di telefonate per sapere le novità, ai 22mila di “Io sto con Ringhio”: da quando ho cominciatoo ad occuparmi del Pisa mi arrivano almeno cinque o sei messaggi al giorno e sto assistendo a manifestazoni d'affetto incredibili».

A proposito perché si è avvicinato alle vicende del club nerazzurro?

«E' nato tutto dopo una telefonata con Gattuso di alcuni mesi fa: l'avevo chiamato per invitarlo alla “Domenica Sportiva” e l'ho sentito seriamente preoccupato per la situazione. Così, ho deciso di interessarmene e, sinceramente, insieme a tante difficoltà reali che il Pisa sta affrontando, ho scoperto anche una piazza incredibile».

Nonostante i problemi vissuti dal Pisa negli ultimi anni.

«Il paradosso è proprio lì: da altre parti, la mancanza di risultati e i problemi societari, creano sempre un po' di comprensibile disaffezione con la gente che si allontana dagli stadi Da voi no, anni di problemi e la gente è ancora lì. Però su questo nessuno deve crogiolarsi: non si può andare oltre il 23 novembre».

Dunque giorno conosceremo il nome del nuovo proprietario del Pisa?

«Lo spero proprio perchè quest'attesa e i continui rinvii, amplificati dai social network, stanno mettendo davvero a dura prova tutto l'ambiente. Lo slittamento è stato chiesto dalla famiglia Corrado ed è dovuto al fatto che fino a sabato non avevano ricevuto tutta la documentazione. Di questo sono certo».

In campo, intanto, stanno arrivando i primi rovesci.

«Vero, ma in parte era inevitabile ...».

In che senso?

«Quello del Pisa è uno spogliatoio dai valori umani straordinari che gli ha permesso di tenere botta per quasi due mesi. Ma nel calcio contano anche il lavoro e valori tecnici: questa squadra ha saltato buona parte della preparazione e soprattutto sconta il fatto che di non aver potuto fare mercato, tranne un paio d'innesti nel reparto arretrato. La conseguenza è che dalla cintola insù, ci sono tantissimi problemi: il Pisa non solo non segna, ma fatica anche a costruire occasioni da gol e a tirare in porta. Però la mano di Gattuso si vede, eccome».

Da cosa?

«Dalla solidità e compattezza: i nerazzurri sono una squadra equilibrata, con un'identità e una fisionomia abbastanza precisa. Far gol ai nerazzurri è difficilissimo per chiunque. Il problema, come detto, è che non segna»

Per risolverlo a gennaio quanti elementi dovranno arrivare?

«Per me almeno quattro: Eusepi può andare, ma servono altre due punte che abbiano confidenza con il gol in categoria, un trequartista di qualità e anche un esterno basso di centrocampo. Con questi elementi credo che il Pisa possa puntare senza problemi ad una salvezza tranquilla, evitando anche la lotteria dei play-out».