Il tifosissimo Michael Reiner
Prima della partita, fuori dalla BayArena, c’erano l’attesa, l’emozione e l’incredulità per la sfida contro il Leverkusen, che fino a pochi mesi fa sembrava un sogno lontano. Ma c’era anche l’odore invitante di salsicce alla griglia, würstel fumanti e fiumi di birra gelata. Una scena che sembrava uscita da una sagra bavarese, ma con un dettaglio sorprendente: tutto era dedicato ai tifosi del Pisa.
A organizzare questa curiosa accoglienza non è stato un fan club tedesco né un’iniziativa ufficiale per il grande ritorno in A dello Sporting Clu. Ma Michael Reiner, un signore di Karlsruhe, poco più che cinquantenne, tifoso sfegatato del Pisa da ormai quasi vent’anni. "Forza Pisa sempre" è la frase che ieri Reiner ha ripetuto con orgoglio in italiano con la maglietta del fan club nerazzurro locale e la pinza in mano, davanti a un barbecue rovente, per accogliere gli irriducibili tifosi pisani durante la loro trasferta tedesca.
La sua storia comincia per caso: "Una trasferta di Serie C a Venezia ho visto giocare il Pisa - spiega Reiner -. Non conoscevo niente di questa squadra, ma ho visto i tifosi, la passione. Mi sono detto: questa non è una squadra qualsiasi". Da allora, Michael ha seguito lo Sporting Club da lontano e da vicino, ha fatto amicizia con tanti sostenitori nerazzurri e non ha perso occasione per condividere birre, racconti e la risalita dalla C alla massima categoria.
"All’inizio in Germania mi dicevano: perché proprio il Pisa? Io rispondo sempre: vai e sentilo. Non puoi capirlo, lo devi vivere". E ieri a Leverkusen, in occasione di una partita storica per lo Sporting Club, ha deciso di fare qualcosa di speciale: radunare amici, portare ettolitri di birra e grigliare per tutti i pisani arrivati fin lì. "È un bel sogno vedere il Pisa in Serie A", dice con un sorriso largo. "Se vinciamo stasera, non arriviamo a domani mattina…"
Tra cori, panini alla senape e foto ricordo, i tifosi del Pisa hanno vissuto un prepartita diverso dal solito. E che una grigliata, soprattutto d’estate, spesso fa anche più piacere di uno striscione.
Mario Ferrari
Continua a leggere tutte le notizie di sport su