REDAZIONE PISA

"Pisa, troppi cambi, punti fermi per vincere"

L’ex super campione Lamberto Piovanelli a 9 giornate dal termine analizza la squadra. "Caracciolo finché non è sfinito ora deve giocare"

"Pisa, troppi cambi, punti fermi per vincere"

di Michele Bufalino

PISA

A 9 giornate dal termine il Pisa sta facendo i conti con le sue criticità per essere competitivo in vista della possibile partecipazione ai playoff. Ad analizzare la situazione è l’ex calciatore nerazzurro Lamberto Piovanelli, leggenda dell’epoca d’oro di Anconetani tra Serie A e Serie B.

Piovanelli, cosa deve fare il Pisa per essere il più possibile competitivo?

"Cercherei una ossatura di base nella formazione titolare. Ci sono troppi cambi tra una gara e l’altra, manca continuità. Per arrivare a ottenere qualcosa di importante tutte le squadre hanno una ossatura, un undici di base, dei punti fermi. Il Pisa secondo me non ce li ha. Giornata dopo giornata può giocare chiunque e al posto di chiunque".

Non è paradossalmente un punto forte?

"No, perché il campionato di Serie B è lungo e difficile, è stancante, ma è fatto di sole partite. Non ci sono le coppe europee, la Coppa Italia per una squadra di cadetteria finisce generalmente a settembre o anche prima, salvo casi rari. Ai miei tempi c’erano giocatori che hanno fatto 7 o 8 campionati senza mai saltare una partita".

Lei quindi cosa farebbe? Quali sono i suoi punti fermi?

"Caracciolo finché non è sfinito ora deve giocare, non lo sostituirei mai e così Nagy o Marin, o Morutan. I titolari devono essere titolari, non ci può essere una squadra di 22 titolari. Forse solo in Serie A con le coppe avrebbe senso, ma oggi non è più così" Cosa intende dire?

"Le faccio l’esempio del Napoli, ha cambiato pochissimi giocatori in Serie A a meno che non fosse costretto. Quando ha cambiato in Coppa Italia con la Cremonese è stato eliminato. Chi dà delle certezze deve giocare sempre".

Parliamo dell’attacco, il suo elemento. Il Pisa ha tanta scelta. Eppure ultimamente fa fatica a segnare su azione.

"I giocatori più importanti del Pisa sono Torregrossa, Morutan, l’unico che gioca con regolarità, per fortuna, da quando è stato impiegato e Sibilli. Se facessi la formazione io farei giocare sempre questi tre, perché superiori agli altri. Un gradino sotto ci sono Tramoni, Moreo, Masucci, per ragioni anagrafiche, e Gliozzi".

Lei mette un gradino sotto Tramoni, che con suo fratello vale 4 milioni, ma anche Moreo, pagato 2 milioni e mezzo.

"Bisognerebbe interpellare il direttore sportivo e la società su questi calciatori. Io dal mercato avrei acquistato altri giocatori al posto Tramoni e Moreo. 6 milioni e mezzo per loro non li avrei spesi. Non sto dicendo che sono cattivi giocatori, ma avrei speso i miei soldi diversamente. Se il Genoa ha acquistato Coda per 1,5 milioni di euro, con un’altra cifra non si sarebbe fatto fatica a convincerlo a venire a Pisa. Probabilmente le punte esperte che fanno gol non piacciono".

Beruatto però gioca sempre non c’è turnover.

"Per Beruatto c’è il problema inverso, dovrebbe essere fatto il turnover, ma si preferisce spremere il giocatore anche quando è stanco".