
Aebischer in azione. Sconfitta per il Pisa contro il Bayer Leverkusen, finisce 3-0 (Fonte foto Pisa Sporting Club)
Pisa, 5 agosto 2025 – Occhei, che il Leverkusen potesse assestare qualche deciso montante al volto del Pisa era da metterlo pienamente nel conto. Alla fine parliamo sempre dei vicecampioni di Germania, una squadra costruita per giocarsi la Champions League e affrontare venerdì il Chelsea.
Tuttavia, dopo un primo tempo di sofferenza estrema, la squadra di Gilardino – ormai libera dal peso del risultato (ci sta pure in amichevole su un palcoscenico simile) – alza la testa e macina gioco. Difficile, anzi inutile, tentare di capire quale piatto della bilancia pesi di più fra le crepe del primo tempo e il sole della ripresa.
Probabilmente, la cosa più saggia è prendere entrambe le cose con le molle. Calcio d’agosto, si sarebbe detto un tempo. Intanto è d’obbligo una premessa. Queste amichevoli fanno bene, anzi sono un vero miracolo: ampliano lo spazio mentale oltre i confini italiani, come a Pisa – diciamo la verità – è successo raramente negli ultimi cento e passa anni. Prestigio. Mentalità. Esperienza. Ma anche paura.
È chiaro che per una squadra come il Pisa – l’anno scorso, degli undici titolari nerazzurri a Leverkusen, altrettanti giocavano in cadetteria – passare dal confrontarsi col Cittadella a sfidare i vicecampioni di Germania non sia proprio affar semplicissimo.
Un enorme rischio che Marin e soci pagano a caro prezzo. I tedeschi seminano il panico: tre gol, un palo e una traversa, e infinite occasioni da gol. Tramoni (nuovo numero 10) ci prova ma sbatte contro il muro. Lind non la vede mai.
Ora, mille considerazioni tutte valide e tutte da verificare: dove stanno i limiti tecnici di una squadra in costruzione e dove inizia la disparità, sia di qualità che di preparazione atletica, fra le due contendenti? Ricordiamo che il Leverkusen è avanti – fra le varie cose – anche sotto il profilo della preparazione.
Quello che è certo è che, fra emozione, talento altrui, limiti di alcuni giocatori e differenza atletica, i primi 45 minuti sono davvero complessi. Anzi, difficilissimi. E le reti firmate da Andrich, Kofane e Palacios lo dimostrano.
Bisogna dire, sempre ad onor del vero, che però anche il Pisa ci mette anche del suo. Alcune disattenzioni in difesa sono da matita blu a priori. Però, nella ripresa, la compagine della Torre torna in campo centrata. Anzi, convinta di fare la propria parte. Meister suona la carica: Tapsoba lo stende e si prende il rosso. Da allora il Leverkusen non crea più occasioni, mentre il Pisa prende coraggio e sfiora il gol. Moreo dà equilibrio, l’esordio di Aebischer garantisce un tocco di esperienza anche internazionale. La squadra sale e sfiora il gol con Touré, Tramoni e proprio Meister. Nel finale, Mbambi va vicinissimo a fare centro. Finisce 3-0. E ora? Prossimo appuntamento venerdì (alle 17), sempre in Germania, contro l’Augsburg. Probabilmente con uno Nzola in più e un po’ di emozione in meno per abituarsi in fretta.
La vera stagione del Pisa inizia qui, ma non è a Leverkusen che dobbiamo giocarci la salvezza.
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