
di Francesco Paletti
PISA
Non ci sono dubbi, né riflessioni di tipo esistenziale nel cielo di D’Angelo. Soltanto valutazioni pragmatiche e razionali, che tengono dello scenario del nuovo campionato cadetto e del ruolo inedito, almeno in tempi recenti, che il Pisa sarà chiamato a giocarvi. Detto in modo ancora più chiaro: l’allenatore non ha mai preso in considerazione l’ipotesi di fermarsi, vuol continuare ad allenare anche nella prossima stagione e desidera farlo sulla panchina nerazzurra. Per tutto quello che è nato in questi quatto anni, in termini di risultati sportivi e di feeling nata con la piazza. Che gli riconosce due cose: bravura e competenze in panchina ma soprattutto uno spessore umano e una genuinità che lo hanno messo subito sulla stessa lunghezza d’onda del cuore pulsante della tifoseria. La piazza, insomma vuole andare avanti con il tecnico pescarese. Che, peraltro, ha un altro anno di contratto e gode della stima e della fiducia della diriganza. Dunque che problema c’è? Probabilmente nessuno, si tratta solo di sedersi al tavolo e cominciare a disegnare il Pisa del futuro, quello che si accinge a disputare la stagione più impegnativa e difficile degli ultimi anni. Perché i nerazzurri si presenteranno ai nastri di partenza del prossimo campionato con il rango di super-favorita. In buona compagnia. Perché lo stesso ruolo sarà assegnato a Cagliari, Genoa e Venezia, appena retrocesse dalla A, ma pure al Parma, al Benevento e al Brescia. Con loro, però, ci sarà anche il Pisa. Perché il percorso imprenditoriale e sportivo del club nerazzurro, in crescita costante da un quadriennio, è arrivato al punto di svolta. Dopo lo sbalorditivo torneo che si è chiuso ad un passo dalla serie A, migliorare ancora vuol dire una cosa sola: vincere il campionato o, comunque, centrare la promozione. Risorse e competenze per riuscirvi non mancano in seno alla dirigenza nerazzurra, ma costruire una squadra che punti dichiaratamente alla promozione in serie A è un’avventura inedita anche per loro. Per questo occorre sedersi attorno allo stesso tavolo e misurare programmi e reciproche aspettative: se, come è probabile, saranno convergenti, D’Angelo sarà ancora l’allenatore del Pisa. Non c’è da aspettare molto, qualche ora ancora, per quella che, però, molto proabilmente sarà una "non notizia", per quanto attesissima. Perché se il club nerazzurro e l’allenatore pescarese continueranno insieme anche nella prossima stagione, non è detto che possano esservi comunicati ufficiali.
E, in fondo, sarebbe anche del tutto logico e giusto: D’Angelo è ancora sotto contratto e tutti sono assolutamente soddisfatti del suo lavoro. Che senso avrebbe comunicare il proseguimento di un rapporto di lavoro che scadrà nel giugno 2023 e che nessuno ha mai messo minimamente in discussione? Comunicazioni ufficiali, quindi, verosimilmente ci saranno solo qualora il rapporto debba interrompersi, un’eventualità al momento abbastanza remota.