
Andrea Bocelli canta l’inno all’Arena per la festa promozione
Un inno che ha fatto e farà parlare di sé. Sabato, nel cuore della festa del Pisa, è salito sul palco un ospite speciale. A sorpresa, la conduttrice, la giornalista di Dazn Giorgia Rossi, ha chiamato in campo il tenore Andrea Bocelli. Chi pensava, magari sognava, di ascoltare il "Nessun dorma" di Turandot da parte del tenore di Lajatico si sbagliava di grosso. O meglio è rimasto spiazzato. Infatti Bocelli ha cantato quello che è stato annunciato come il nuovo inno ufficiale del Pisa Sporting Club: "Alé Pisa alé", questo il titolo della canzone.
Questo il testo della prima strofa: "Ale Pisa alè, ci saremo tutti quanti, quando il Pisa arriverà e vivremo quegli istanti mentre il cuore batterà. Poi comincia la partita che difficile sarà, ma una squadra di campioni sa che non si arrenderà". Questa, invece, la seconda strofa: "Dove sono gli avversari, dove son finiti mai, sotto i colpi nerazzurri, rassegnati li vedrai. Sono forti gli avversari, che combattono da eroi, ma alla fine capiranno, che i più forti siamo noi. Lo stadio un cuore solo avrà e un cuore in festa canterà, un grido al cielo salirà e forza Pisa". Un omaggio, come scritto dal Pisa, da parte di Bocelli, pisano e tifoso nerazzurro. Bocelli ha per altro sottolineato "di averlo scritto con il cuore".
E se tutti hanno apprezzato l’intento, lo spirito e la voce del tenore una parte di tifoseria – quella legata anche alla tradizione – si interroga. Dopotutto il calcio è fatto così, vi è sempre una quota di romantica nostalgia e attaccamento alla storia. Il vecchio inno dopotutto ha visto migliaia di battaglie ed è cantato da generazioni ad ogni partita: sia vinta che persa. Così sui social si scatena il dibattito. "Lasciamo quello storico!" scrive qualcuno sui social. "Chiamiamola canzone dedicata al Pisa, non inno ufficiale", c’è chi replica.
La paura è che questa canzone possa sostituire il "Pisa come ai vecchi tempi", attuale inno cantato da Funel e vera e propria ‘colonna sonora’ che da decenni riecheggia fra le mura di casa. E’ chiaro però che il respiro internazionale di una canzone di Bocelli dia al Pisa una risonanza – anche mediatica – incredibile alla società. Bocelli rappresenta il "Made in Italy" in gran parte del mondo e al di là del gusto più o meno personale in fatto di musica, il tenore è un’eccellenza riconosciuta e riconoscibile.
E’ quindi chiarissimo anche il messaggio dalla vocazione "globale" lanciato da una società che – appunto – ha al vertice un magnate di caratura mondiale come Alex Knaster. Con meno garbo c’è chi la riassume così: "Via su, siamo in Serie A! Scuotiamoci dal provincialismo". Poi ognuno, in cuor suo, canti ciò che vuole.
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