REDAZIONE PISA

Zucchine, cetrioli e girasoli: ecco i frutti dell'Orto dei Sensi della Stella Maris

Successo a Calambrone per la Festa della Solidarietà

Taglio del nastro per l'orto della Stella Maris

Calambrone (Pisa), 18 luglio 2015 - In tanti, soprattutto genitori con bambini e ragazzi, hanno affollato la Festa di Solidarietà che la Fondazione Stella Maris ha organizzato per raccogliere i fondi a favore della Serra e l'Orto Giardino, il progetto che l'Istituto di Riabilitazione Neuropsichiatrica (IRC) mette a disposizione dei piccoli pazienti. Già perché prendersi cura delle piante insegna anche a prendersi cura di sé, riscoprendo capacità e stimolazioni sensoriali importanti.

E’ questo il senso dell'iniziativa che il team di Patrizia Masoni, neuropsichiatra infantile e Direttore IRC offre per tutti quei bambini e ragazzi con bisogni speciali per migliorare sotto il profilo cognitivo, emotivo, sociale, affettivo e prassico ((favorisce gesti coordinati e consapevoli).Un progetto che ha ricevuto il sostegno degli stessi operatori della Stella Maris, dei genitori dei bambini e di tanti amici che hanno gettato le basi di questa bella realtà.

Tra questi un ringraziamento sentito è stato espresso dal Presidente Giuliano Maffei a Confcommercio, a Confristoratori e La Nazione di Pisa per il supporto, ad ABIO, al Pub Route 66 di Asciano Pisano per l'aiuto entusiastico e allo sponsor "L'Orto Fruttifero" di San Giuliano Terme per il sostegno che offre al progetto, fornendo alla serra prodotti e terra di cui necessità. Non è mancato lo chef Daniele Grassi, titolare del ristorante Dante e Ivana di Tirrenia che ha cucinato, scodellando appetitosi menù, in modo espresso.

Il pomeriggio è stato animato anche dai cavalli del progetto ippoterapia, coordinato dalla neuropsichiatra Elena Leoni, che tanto successo riscuote tra i piccoli pazienti della Stella Maris. La prossima tappa della Serra Orto Giardino, come spiegano gli ideatori (le neuropsichiatre infantili dr.sse Patrizia Masoni, Annarita Contaldo e l’educatore professionale dott. Gianluca Giunchiglia), prevede che i bambini possano cucinare e mangiare i prodotti di quello che è diventato il loro orto.

Non a caso il prossimo obiettivo si chiama “Dal seme alla padella”. Già questo primo percorso ha consentito ai bambini e agli adolescenti dai 6 ai 14 anni di scoprire non solo sé stessi, ma anche il senso del gruppo, pensando, organizzando e realizzando le semine, i travasi, la crescita e la raccolta di aromi, ortaggi e fiori. “Hanno lavorato duramente - dicono - ma che soddisfazione portare poi a casa i frutti della terra come le zucchine, i cetrioli, i pomodori, le patate, i baccelli, le carote e persino i bellissimi girasoli”.