
Francesco Menichetti
Pisa, 5 aprile 2022 - “L’influenza suina generalmente provoca forme non gravi. Siccome i suoi sintomi sono facilmente confondibili con quelli della classica influenza, in caso di malessere è consigliabile fare subito il tampone per escludere il Covid e, in caso di sintomi respiratori importanti, è bene rivolgersi subito alle strutture sanitarie. Nessun allarme, comunque: siamo in presenza di casi sporadici”. Col professor Francesco Menichetti, virologo, parliamo dell’influenza suina. Dopo il decesso della sfortunata 17enne di Perugia, le preoccupazioni avanzano anche sotto questo fronte.
Professore, le risultano casi anche nella nostra regione?
“Per ora no. E se anche mi fosse sfuggito qualcosa, di sicuro non si è trattato niente di così clamoroso come nel caso di quella povera ragazza umbra. Sono segnalati tre casi in Piemonte e, via via, altri anche in altre regioni italiane”.
Che cosa è esattamente l’influenza suina?
“Si tratta di una malattia respiratoria, di un’influenza di tipo A. È chiamata così perchè il virus è di origine animale. Normalmente non infetta l’uomo, ma può capitare, anche se, ribadisco, si tratta di casi molto sporadici”.
Come si trasmette?
“L’infezione avviene per esposizione diretta con animali infetti o, come molto probabilmente nel caso della giovane, con persone infette, generalmente pauci sintomatiche. La trasmissione da persona a persona è rara. Nel caso, avviene come succede per l’influenza stagionale, cioè attraverso la diffusione di goccioline di secrezioni naso-faringee, con la tosse e lo starnuto”.
Quali sono i sintomi di questa malattia?
“Febbre, sonnolenza, perdita di appetito, tosse, raffreddore, mal di gola. Insomma, i classici sintomi influenzali, che tra l’altro ora possono esser confusi col Covid. Talvolta ci sono complicazioni. Tra le più gravi c’è proprio la polmonite, con grave insufficienza respiratoria. La polmonite può essere virale oppure batterica. Nel caso della giovane, sembra che abbia purtroppo sviluppato una forma virale gravissima e molto precoce”.
Come evitare il rischio di infezione?
“Con i codici comportamentali che abbiamo appreso, dunque uso della mascherina, distanziamento, igiene delle mani. Questo ‘nuovo galateo’ è sempre raccomandato. Adesso siamo fuori dalla stagione influenzale, ma è probabile che le precauzioni anti-Covid abbiano tenuto a bada questo virus di cui stiamo parlando. Adesso, col colpo di coda dell’inverno, qualche caso riemerge".
Come fare a riconoscere la suina?
“E’ consigliabile far subito un tampone. E se si hanno sintomi respiratori importanti, ricorrere subito alle strutture sanitarie. I farmaci per curare la malattia ci sono: sono degli antivirali orali che hanno una certa efficacia. Bisogna però essere certi della diagnosi e tempestivi nell’intervento. Il vaccino antinfluenzale, poi, è sempre raccomandato”.