
Renzo Berti, direttore del dipartimento di Prevenzione Asl Toscana centro
Firenze, 5 aprile 2022 - “Numeri riguardo ai casi di influenza suina? No, i nostri database non riportano un dato specifico, proprio perchè sono rari. In base alla nostra casistica, ogni anno le sindromi influenzali riguardano tra il 4 e il 9% della popolazione. Tra queste, una piccola quota riguarda la suina. Ma sono casi molto sporadici, perchè il passaggio da animale a uomo è molto raro”.
A parlare è Renzo Berti, direttore del dipartimento di prevenzione della Asl centro.
“Da quel che ho appreso - prosegue Berti, - non è stato ancora accertato che effettivamente la povera 17enne di Perugia sia morta a causa della suina. C’è stata sì una presenza di quell’agente infettivo, ma non è ancora certo che sia stato quello la causa del decesso. Quando l’influenza è in corso, il paziente diventa più facilmente vittima di un altro tipo di infezione”.
Ancora, Berti ricorda che “l’influenza suina non si prende mai tramite gli alimenti”. È dunque del tutto immotivata la scelta di bandire un certo tipo di carne dalle proprie tavole. La suina si trasmette per via aerea. “Bisogna mantenere le precauzioni che conosciamo. E vaccinarsi annualmente contro l’influenza”.