Violenza alla Leopolda: arrestato tunisino

I carabinieri incastrano il nordafricano e la complice rumena. Alla vista dei militari lui tira fuori il coltello

Preso tre volte dai carabinieri nel giro di 10 giorni: denunciato per furto e due volte arrestato. Finalmente adesso si trova in carcere. Si tratta di un soggetto tunisino accusato di essere l’autore, per l’altro, dei violenti fatti avvenuti alla Leopolda nella notte del 20 novembre. Le indagini dei carabinieri hanno consentito di individuare due persone (il tunisino e la complice rumena) attraverso le immagini del sistema di videosorveglianza, le informazioni fornite dalle vittime e l’individuazione fotografica. Il nordafricano è ritenuto l’autore del ferimento di uno degli organizzatori del Pisa Vintage.

I fatti. La sera del 20 novembre i due tentavano di perpetrare un furto all’interno di un appartamento a poca distanza dalla Leopolda. Nello specifico, la donna si introduceva all’interno dell’appartamento mentre il tunisino (e un complice ancora non identificato) restavano all’esterno. L’inaspettato rincasare del proprietario sorprendeva la donna all’interno e la induceva alla fuga. In quel frangente, le urla della donna e del proprietario dell’abitazione, attiravano l’attenzione di alcune persone che erano all’interno della vicina Leopolda. E proprio mentre queste persone tentavano di aprire il cancello uno dei ladri ha lanciato una bottiglia di vetro. Le schegge delle bottiglia, che si infrangeva sul cancello, hanno colpito al volto uno dei responsabili cagionandole lesioni.

Le indagini hanno permesso di individuare le due persone e di procedere nei loro confronti alla denuncia per i reati di tentata rapina in concorso e limitatamente all’uomo, responsabile del lancio della bottiglia, alla denuncia per il reato di lesioni personali. Fra l’altro i due erano già stati arrestati lo scorso 12 novembre per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e denunciati il 21 novembre, per ricettazione, poiché trovati in possesso di un monopattino elettrico. Infine, martedì i due sono stati nuovamente tratti in arresto. Alla vista dei limitari, fra l’altro, l’uomo ha impugnato un coltello a a serramanico, ha minacciato un militare per poi procurarsi un lieve taglio all’avambraccio, venendo infine, bloccato. In merito a quest’ultimo episodio, ieri mattina si è celebrata l’udienza con giudizio direttissimo all’esito della quale gli arresti sono stati convalidati e l’uomo è stato tradotto in carcere.