REDAZIONE PISA

Violenta tempesta d’acqua e vento su Marina Gravi danni a case e stabilimenti balneari

La tromba d’aria ha scoperchiato alcuni tetti scaraventando poi una mitragliata di tegole su abitazioni e auto. Alberi abbattuti sulla Pisorno

di Guglielmo Vezzosi

MARINA DI PISA

Il finimondo in cinque minuti. Sono stati momenti di autentico terrore quelli vissuti ieri, a metà pomeriggio, sul litorale dove una violenta tromba d’aria ha causato gravi danni concentrati soprattutto nella zona di Marina di Pisa e in particolare nell’area compresa tra il Circolo il Fortino, il ristorante l’Arsella, via Arnino e il bagno Pia. Qui si sono verificate le situazioni più critiche, con alcuni edifici scoperchiati dalla furia del vento e intere file di cabine abbattute negli stabilimenti balneari.

Tutto è iniziato poco dopo le 17 quando un violento acquazzone ha investito il litorale. A quel punto tutti si sono messi al riparo e questo ha probabilmente evitato che qualcuno poi rimanesse ferito quando, poco doppo, si è scatanata la tromba d’aria. Una tempesta di acqua e vento che all’improvviso si è abbattuta sulla strada del lungomare divorando tutto quello che ha trovato lungo il cammino. Tra i più colpiti il bagno Pia, il ristorante l’Arsella e alcune case di via Arnino. Qui diverse tettoie sono state risucchiate dal vortice d’aria, poi sollevate in alto e quindi scaraventate a terra con violenza: una mitragliata di tegole che ha colpito e danneggiato seriamente le coperture di altri edifici e le auto in sosta, mandando in frantumi i vetri di numerose finestre mentre altre schegge si sono conficcate nei portoni e nei serramenti in legno.

"E’ accaduto tutti in pochi istanti, è stato terribile" esclama Alessandra Lupi, che dal settembre del 2020 ha rilevato lo storico ristorante l’Arsella: "Un evento improvviso, che ha lasciato il segno e causato gravi danni" aggiunge mentre riceve la telefonata di solidarietà di Maria Vittoria Lodovichi, una delle vecchie titolari del bagno e del locale, la quale vive a Milano ma ha subito telefonato ascoltando con apprensione le notizie da Marina: "E’ ovvio che mi preoccupi. In quel luogo abbiamo lasciato il nostro cuore e il ricordo di tante stagioni felici. Una mia sorella abita ancora a Marina e anche lei ha avuto danni". Un poco più avanti, anche al bagno Pia, uno degli stabilimenti più eleganti dell’intero litorale, la tempesta ha colpito duro. Sulla spiaggia è una distesa informe di tavole di legno: disintegrato il pontile con le cabine, i danni non si contano. Ed ecco via Arnino, dove tutti sono fuori di casa: la pioggia di tegole piovuta dal cielo ha lasciato il segno mandando in pezzi vetri e finestre, molte le auto danneggiate e i portoni scheggiati. Passata la tempesta, i vigili del fuoco e la Protezione civile hanno invitato i residenti ad aspettare fuori in attesa che ogni edificio venga controllato.

"Quando è scoppiato il temporale siamo tutti scappati all’interno e questo ha evitato il peggio" racconta Giulia Corsi del Circolo il Fortino, uno dei punti di ritrovo più frequentati e noti di Marina. "Ero rimasto fuori solo io" aggiunge lo storico presidente, Fabiano Corsini: "Speravo di fare in tempo ad arrivare a casa, ma sono stato invstito da una scarica di sabbia e acqua. Me la sono vista brutta perché a un certo punto hanno iniziato a volare anche i sassi. Per fortuna è andata bene. Danni al Circolo? Sì, ai gazebo del giardino: ne avevamo cinque, tutti distrutti". Il vento ha strappato le coperture e piegato come ramoscelli le strutture in metallo. Poi la tempesta ha girato verso la Pisorno dove ha abbattuto alcuni alberi.

"Una domenica da dimenticare" osserva Fabrizio Fontani, responsabile del Sib-Sindacato balneari di Confcommercio. Ieri si è subito messo in macchina e ha fatto il giro di tutta Marina per controllare i danni e parlare con i colleghi imprenditori: "Meno male che nessuno è rimasto ferito, e questa è la cosa più importante, ma i danni sono molto gravi. Ci sarà da rimboccarsi le maniche e lavorare duro".