Vinci sbarca all’Agenzia Italiana del Farmaco

La dottoressa Bruna Vinci, farmacista di Pisa, passa dall'associazione arbitri all'AIFA. Il suo ruolo è crucial per bilanciare accessibilità e sostenibilità dei farmaci in Italia.

Vinci sbarca all’Agenzia Italiana del Farmaco

Vinci sbarca all’Agenzia Italiana del Farmaco

Da essere prima assistente donna per l’associazione arbitri di Pisa a membro della Commissione Economico-Scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). La dottoressa Bruna Vinci, laureata e specializzata in farmacia ospedaliera all’Università di Pisa, ha ricevuto il prestigioso incarico dopo una lunga carriera di formazione quasi tutta svolta a Pisa. "In questa città – racconta Vinci -, sono cresciuta sia professionalmente che umanamente, il prestigio di questa carica va oltre la persona, un risultato importante per tutta la filiera di formazione che Pisa mette in campo".

Dottoressa, da Serra San Bruno in Calabria all’Aifa?

"Mia mamma era insegnante e mio padre faceva il funzionario a palazzo di giustizia, mi trasferì in Toscana per avvicinarmi a mio fratello entrato nell’accademia navale. Scelsi Pisa, eccellenza per gli studi in ambito farmaceutico, poi il dottorato di ricerca in biotecnologie molecolari, e la collaborazione con la scuola Sant’Anna. Ma anche il ruolo di amministrazione nelle Farmacie Comunali e la specializzazione in farmacia ospedaliera, poi dirigente e attualmente in comando presso la ex direzione del Ministero della salute".

Un curriculum con i fiocchi ha sempre avuto le idee chiare?

"In Italia siamo abituati a nascere in un modo e non cambiare, mentre all’estero dove ho fatto esperienza si premia l’interdisciplinarietà, che è poi stato il filo rosso del mio percorso. Ho un carattere manageriale, anche l’esperienza come arbitro mi ha insegnato a prendere decisioni con sicurezza".

Quale sarà il ruolo della neonata commissione?

"Riorganizzazione, per favorire una maggiore integrazione nel processo decisionale. La commissione include figure con competenze sia nel campo economico che farmaceutico, tra cui il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Questa integrazione può aiutare a trovare un equilibrio tra l’accessibilità del farmaco e sostenibilità economica".

Quali le sfide emergenti?

"La sfida principale è la sostenibilità. C’è un grande numero di nuove molecole che bussano alla porta. Il sistema sanitario non ha l’opportunità di acquistare tutto. È necessario fare una scelta che coinvolge la migliore qualità al miglior costo. L’obiettivo è accelerare il processo per rendere disponibile il farmaco al sistema sanitario nazionale".