Vieni, c’è un asilo nel bosco. A Montemagno apre "Gufelfo" dove i bimbi incontrano la natura

Oggi primo open day per far conoscere l’attività a cura dell’associazione Metis, presieduta da Serena Belcari

Vieni, c’è un asilo nel bosco. A Montemagno apre "Gufelfo" dove i bimbi incontrano la natura

Vieni, c’è un asilo nel bosco. A Montemagno apre "Gufelfo" dove i bimbi incontrano la natura

Educare al contatto con la natura, all’ascolto delle proprie emozioni e alla gentilezza. Sono i cardini del percorso intrapreso da un gruppo di educatrici che hanno fatto una scelta: intraprendere un obiettivo fuori dal comune, impegnativo, ma dai risvolti eccezionali. Il progetto ‘Gufelfo’ nasce grazie a Serena Belcari, presidente dell’associazione di promozione sociale Metis, insieme a Roberta Catarsi, Lavinia Baroni e Annalisa Tammaro, e da tre anni porta avanti i valori dell’Accademia di Pedagogia Viva, mettendo al centro del percorso educativo le emozioni e il rapporto con la natura. "Abbiamo uno spazio in natura a Montemagno di Calci, dove realizziamo al momento una giornata di asilo una volta al mese per bambini nella fascia 3/6 anni- racconta Serena- ma il nostro progetto è quello di riuscire a portare avanti un asilo continuativo, con la collaborazione delle famiglie che come noi credono nella bellezza di un’educazione in natura". Innamorate del territorio calcesano le protagoniste di questa storia, e accolgono i bambini realizzando attività semplici, laboratori che hanno come materiali foglie, frutti, argilla, e ammirando quello che la natura ci dona nella sua incredibile semplicità, raccogliendone gli insegnamenti anche per decodificare e gestire le proprie emozioni. "Gufelfo" è iscritto nella rete delle "Scuole Vive", nata da poco, che raccoglie le realtà educative ispirate ai valori portati avanti nell’asilo nel bosco di Montemagno. "L’età che va dai 3 ai 6 anni ci è sembrata la più indicata, perché il bambino inizia allora a costruire una propria identità e autostima, e fa un primo passo di autonomia rispetto al genitore - spiega Belcari- per realizzare il nostro progetto abbiamo bisogno che venga condiviso appieno dalle famiglie, che devono essere pronte ad accompagnare la meglio i piccoli in questo percorso, a partire dall’aspetto pratico: devono avere zaini ben forniti, con più cambi in caso di pioggia per esempio". Un asilo di questo tipo fa sorgere domande ai genitori, può spaventare l’idea di pensare il figlio all’aperto per più ore durante il giorno e con qualsiasi condizione meteo: "Per questo realizziamo incontri di formazione e informazione per le famiglie - afferma la presidente di Metis - così da chiarire i dubbi e per far avvicinare i genitori alla nostra realtà".

Alessandra Alderigi