REDAZIONE PISA

Una bici nuova? Due anni per averla

Tutta colpa della scarsità delle materie prime. Così proliferano. anche le truffe sul web

L’hai voluta la bicicletta? Beh, ora aspetta due anni prima di pedalare. Tutta colpa della scarsità delle materie prime che si ripercuote con veemenza anche sul mondo delle due ruote. Per una bicicletta nuova da strada standard grandi problemi di approvvigionamento non ve ne sono. Ma chi ha inteso ordinare un oggetto particolare tanto – per caratteristiche tecniche quanto per qualità –, allora si ritrova in guai seri. I rivenditori di Pisa, sia ben chiaro, sono vittime tanto quanto i loro clienti. "Stiamo consegnando – ammette Sacha Passeri de ‘La belle equipe’ di via Mercanti – le biciclette ordinate nel 2020 con il bonus statale. Una situazione paradossale. Se le materie prime non vi sono, le biciclette non vengono prodotte e noi non possiamo che attendere...". In un mondo dove tutto pare immediato è difficile immaginarsi simili ritardi: "Quando esce la nuova collezione – continua Passeri – noi distribuiamo la vecchia. Per questo ci stiamo attrezzando in tutti i modi possibili e spesso ci rechiamo direttamente nelle fabbriche per accelerare i tempi. E’ una battaglia".

Anche perché, in 18-24 mesi, qualcuno cambia idea. "La questione è complessa – aggiunge scuotendo la testa Francesco Longo, dell’omonimo negozio in via Pietro Toselli –. Le importazioni di materie prime sono dimezzate e così le biciclette da corsa o le mountain bike vengono prodotte con una lentezza esasperante". Ma c’è di più: "La qualità generale sta diminuendo rispetto a qualche anno fa e i prezzi, al contrario, sono aumentati fino al 30%. Noi, per fortuna, ci affidiamo ad artigiani esperti che continuano a costruire le biciclette come una volta. Ma, quando questa generazione sparirà...". Di fronte a tempi d’attesa tanto lunghi c’è chi pensa di abbreviare il percorso ricorrendo ad acquisti su internet: "Ma attenzione alle truffe – continua Longo –. Siamo venuti a conoscenza di tante persone che hanno acquistato la bici sul web ma hanno ricevuto un modello sbagliato e inferiore".. Anche Rossella Papini, di ’Papini cicli e moto’ su Lungarno Pacinotti conferma: "Per chi cerca l’alta gamma – dice – sono mesi complessi. E, per assurdo, tutto ciò ricade anche sul mercato dell’usato: perché se non vendiamo bici nuove, non ritiriamo neppure quelle usate". Bello pedalare, certo.... ma per avere la bici c’è da sudare.

Saverio Bargagna