
Un uomo nato con la divisa. Da oggi va in pensione il sostituto commissario della Polizia di Stato Sergio Riccio, che lascia dopo oltre 40 anni di onorato servizio. Nato a Taurasi (Avellino) nel 1962 si era arruolato nel disciolto Corpo della Guardie Pubblica Sicurezza il 25 luglio 1980, e ha frequentato il 71° corso Allievi Agenti di Pubblica Sicurezza alla Scuola Allievi di Vicenza. In occasione del terremoto che colpì quella regione il 23 novembre di quell’anno, Riccio fu inviato in Campania, dove si distinse prestando soccorso alle popolazioni. Per l’opera svolta gli fu attribuito l’attestato con Medaglia di Pubblica Benemerenza. Dal 1981 al 1983 iniziò a svolgere la propria attività di polizia nel settore della prevenzione, prestando servizio al Nucleo Volanti della Questura di Pisa e nel 1983 fu assegnato alla Squadra Mobile sempre Pisa. Nel 1991, partecipò alla liberazione del piccolo Augusto De Megni. Con la qualifica di Vice Sovrintendente venne assegnato all’VIII Reparto Mobile di Firenze. Qui venne impiegato in servizi di ordine pubblico, dimostrando anche in questo settore notevoli doti, umane, direttive e tecniche. Nel 1996, fu nuovamente assegnato alla Squadra Mobile della Questura di Pisa. Con il grado di Ispettore Capo, nel 2009 assunse il comando della sezione antidroga, che guidò fino alla fine del 2013. Nel corso di quasi 42 anni di brillante carriera, svolta sempre in attività operative, gli sono stati attribuiti: 7 encomi, 24 lodi, 11 premi in denaro e 3 attestati di benemerenza. Nel 2000 gli venne riconosciuta la Croce di Bronzo e successivamente la Medaglia di Bronzo e poi quella d’Oro. Il 2 giugno 2017 a Firenze è stato nominato Cavaliere della Repubblica. Nominato Sostituto Commissario, ha terminato la carriera al Reparto Mobile di Firenze, dove si era trasferito nel 2014, con mansione di responsabile di contingenti in servizi di ordine pubblico. A Sergio Riccio gli auguri più fervidi da parte di tutta la redazione pisana de "La Nazione".