Ultimo appuntamento del ciclo d’incontri estivo della rassegna "Spiriti solitari- cantautori ascoltati, visti e raccontati". Questa sera Marco Masoni e Fabrizio Bartelloni saliranno sul palco di Arno Vivo (21.30, Lungarno Buozzi, ingresso libero fino al raggiungimento del massimo della capienza) per una nuova serata dedicata alle molte forme e figure del talento femminile nella musica italiana, dopo quella andata in scena lo scorso anno al Giardino Scotto.
"Spesso - spiega Masoni - ci è stato chiesto come mai non avessimo ancora dedicato uno dei nostri incontri a una artista, e la risposta era sempre stata la stessa: con l’unica eccezione, forse, di Gianna Nannini, non ci sono attualmente in Italia cantautrici che associno una scrittura di qualità con una discografia conosciuta al grandissimo pubblico e consolidatasi nel tempo fino a storicizzarsi, come può essere accaduto per artisti come De André, Guccini, De Gregori e altri. Ci sono invece senz’altro delle autrici di grande talento e avvenire, come Carmen Consoli o Cristina Donà, così come ci sono state e ci sono delle interpreti eccezionali che hanno spesso valorizzato pezzi scritti da cantautori storici". "L’impianto del nostro incontro resta invariato – chiarisce Bartelloni. Ci sembra però giusto, anzi doveroso, offrire una ribalta anche ad artiste straordinarie come Mina, Mia Martini, Gabriella Ferri, Patty Pravo e tante altre, che spesso sono state determinanti per l’affermazione e il successo di cantautori oggi consacrati". L’incontro al femminile di oggi precederà anche una pausa, di durata ancora incerta, che i due ideatori hanno deciso di prendersi. "Dopo quasi due anni e decine e decine di incontri, spesso organizzati in mezzo a mille difficoltà – conclude Masoni – una pausa pensiamo di meritarcela, ma soprattutto ci fermiamo per capire meglio quale sarà l’evoluzione della situazione sanitaria in autunno e i suoi riverberi sugli eventi dal vivo. Riprenderemo quando saremo sicuri che gli incontri potranno essere effettivamente tenuti, senza il rischio di dover annullare un programma già elaborato, come accaduto lo scorso anno".