Turismo sotto l’albero, è boom: Pisa sold out fino a Befana

Pieni gli hotel per le festività natalizie: la città della Torre è tra le mete preferite soprattutto dagli italiani che però si fermano al massimo tre giorni. Piacciono anche le Mura

Invasione di turisti a Pisa

Invasione di turisti a Pisa

Pisa, 28 dicembre 2018 - La ‘fotografia’ è quella di una città a vocazione turistica che ancora si affanna per esserlo davvero e in maniera completa. Anche per Capodanno. Non per tutti è infatti scattato il tutto esaurito, l’andamento delle prenotazioni è abbastanza eterogeneo. Conferma il trend degli ultimi-due tre anni Nicola Piegaja del Royal Victoria Hotel: «Il Capodanno, insieme alla Maratona di Pisa di metà dicembre, rappresentano i due picchi. Quest’anno ha avuto un impatto favorevole il calendario: abbiamo da tempo prenotazioni per il fine settimana del 29, 30 e 31. Per lo più si tratta di italiani». Pieni anche gli hotel Minerva e il Relais Centro storico: «Siamo soddisfatti, riceviamo telefonate con richieste di prenotazione, ma siamo al completo da tempo. Pernottamenti da 2 a 4 notti, solo qualche camera per una sola notte. E non va male neppure per i primi giorni di gennaio», dice Valentin Jmurov che parla di bilancio positivo. Stesso giudizio all’hotel Bologna: «Sostanzialmente pieno per tutto il mese di dicembre». Giudizio diverso quello di Gianluca Ghelarducci, direttore dell’hotel Tower Plaza: «Meno prenotazioni rispetto allo scorso anno, direi una flessione che si aggira intorno al 15% rispetto al 2017. I dati Federalberghi riguardanti la città sono al ribasso. I soggiorni continuano ad essere mordi e fuggi, e questo nonostante l’offerta sia ormai ampia rispetto alla sola Torre. Da parte nostra proponiamo pacchetti con le Mura, la Certosa di Calci, degustazioni, lo sport... Soluzioni varie e articolate, ma a dominare, quando si pensa a Pisa, è sempre e solo la Torre».

«Soggiorni di una o due notti al massimo, esattamente come sempre – conferma Andrea Romanelli, titolare dell’Hotel La Pace in Galleria Gramsci –. Sicuramente per trattenere maggiormente le famiglie e i turisti in città sarebbe determinante una programmazione degli eventi, elemento che abbiamo sempre segnalato. Le strategie turistiche di questa nuova giunta non sono ancora chiare, non ci sono stati incontri in tal senso con gli operatori, ed invece la condivisione sarebbe importante. Apprezziamo che il calendario del Capodanno sia stato comunicato e reso pubblico non nella settimana dell’8 dicembre come accadeva di prassi in passato ma almeno a metà novembre. La strada da seguire è questa. E va detto che dicembre è andato bene anche nei giorni della Maratona di Pisa, una vera boccata d’ossigeno». Stessi numeri rispetto al passato, senza alcun picco per le feste, infine, al Grand hotel continental di Tirrenia: «Portare persone sul litorale d’inverno è difficile, possiamo per fortuna far conto in questo periodo sui gruppi organizzati, questo grazie al fatto che il Galilei continua ad essere un buon hub per tutta la Toscana», conclude il direttore Francesco Voltini.