Turismo, qui non è l’anno zero: "Provincia di Pisa a gonfie vele ma è ora di alzare l’asticella"

Il presidente della Camera di Commercio Valter Tamburini: "Destagionalizzare? Decisiva l’iniziativa imprenditoriale privata. Pisa Crea? Non diventi parcheggio per politici trombati".

di Gabriele Masiero

pisa

"Pisa e la sua provincia non sono all’anno zero per quanto riguarda il turismo, anzi. Ormai anche la provincia ha saputo ritagliarsi un ottimo spazio in termini di pernottamenti e arrivi. La ricetta giusta è fare squadra, lavorare sinergicamente tra enti pubblici per stimolare l’iniziativa privata". Valter Tamburini, presidente della Camera di commercio della Toscana nord ovest rilancia la necessità di un’azione condivisa "di marketing territoriale per costruire opportunità di accoglienza turistica adeguate a una crescente clientela che già da tempo riempie le strutture ricettive di Pisa, ma anche alberghi, b&b e agriturismi della Valdera e del resto della provincia".

Il futuro quindi è roseo?

"Si può fare sempre di più e meglio. Ma di sicuro Pisa e il suo territorio hanno tutte le carte in regola per rafforzare l’appeal turistico. Qui abbiamo tutto ciò che serve: bellezze artistiche, paesaggistiche, naturalistiche. Gli 850 anni della Torre, il raduno mondiale dei vespisti sono i due appuntamenti principali di quest’anno, ma il brand Terre di Pisa, grazie anche al grande lavoro di questi anni, è ormai riconosciuto a livello internazionale e risulta molto appetibile indipendentemente dai singoli eventi che si possono proporre".

Quando parla di stimolare l’iniziativa privata a cosa si riferisce?

"Alla necessità degli enti pubblici di lavorare, come del resto si fa già da tempo, per creare opportunità di sviluppo cercando di attrarre investitori che vogliano scommettere sul territorio. Come in Versilia".

Destagionalizzare i flussi per il litorale pisano sarebbe importante.

"In questo senso l’iniziativa imprenditoriale privata è decisiva. Servono locali che alzino l’asticella dell’offerta anche in periodi diversi dall’estate e creino un sistema di servizi che risulti appetibile per un’utenza di giovani e non solo. Ma gli eventi da soli non bastano, anche se qualcosa si sta muovendo".

Ad esempio?

"L’operazione avviata dal Comune di Pisa per la valorizzazione degli immobili di pregio, attraverso Patrimonio Pisa, è uno schema che può funzionare. A Lucca questo modello è risultato vincente. Se Pisa si ispira a quello ben venga, purché il contenitore che si crea sia gestito da professionisti del settore e non il cimitero degli elefanti di politici trombati. Ma penso anche ad altro".

A cosa?

"Calambrone è un esempio virtuoso che intorno al recupero delle ex colonie ha creato un sistema di servizi efficace che culmina con Eliopoli in un luogo capace anche di promuovere spettacoli per tutti. Lo stesso a Marina di Pisa con Marenia, un palco a Tirrenia aiuterebbe la perla del nostro litorale a intercettare una domanda diversa di turismo e a stimolare un’offerta ricettiva e imprenditoriale più redditizia per tutti".