Treni in ritardo oppure cancellati: vademecum per ottenere rimborsi

Dalle casistiche più particolari, alle questioni più comuni. E le associazioni sbottano: "Calcoli spesso errati"

Treni in ritardo oppure cancellati  Vademecum per ottenere rimborsi
Treni in ritardo oppure cancellati Vademecum per ottenere rimborsi

La questione dei ritardi nelle fasce orarie lavorative è quella che risulta essere maggiormente sentita dall’utenza, e quella che raccoglie un maggior numero di richieste di rimborso: il cosiddetto "pendolarismo" riguarda un’alta percentuale di viaggiatori, che spesso vedono complicarsi l’entrata a lavoro di non poco a causa dei ritardi o delle cancellazioni dei treni. Sono i treni regionali quelli coinvolti in queste dinamiche, vediamo come muoversi in questo caso. Si può chiedere l’indennità nelle seguenti modalità: compilando l’apposito web form disponibile sul sito di Trenitalia; oppure compilando il modulo disponibile in biglietteria e sul web sito e spedendolo per posta alla Direzione RegionaleProvinciale competente per la località di destinazione del viaggio entro e non oltre 1 anno dall’evento, allegando il biglietto in originale obliterato alla partenza e all’arrivo o, in caso di biglietto elettronico, la stampa cartacea in Pdf.