
Persone in attesa
Pisa, 10 ottobre 2014 - IL CARTELLO parla chiaro. «Dal giorno giovedì 9 il servizio di attivazione della tessera sanitaria è sospeso per problemi tecnici. L’attivazione può essere effettuata il sabato e la domenica e in tutte le farmacie comunali». Il resto, invece, è un caos. Perché anche chi era stato dirottato nelle farmacie comunali, proprio per ‘i problemi tecnici’, ha fatto dietrofront. «Ci dispiace — si è sentito rispondere — abbiamo finito i pin». Tessere sanitarie, un vero rebus all’ombra della Torre. Non soltanto la verifica della fascia di reddito (dal 31 ottobre non si farà più l’autocertificazione, la posizione economica sarà stampata in automatico sulle ricette) che dovrebbe essere un passaggio successivo, ma, ancor prima, l’attivazione che sembra diventata impossibile. Un’operazione che permette attraverso il badge personale con microchip, il quale racchiude tutte le nostre informazioni sanitarie, di usufruire dei servizi erogati in via telematica dalle Pubbliche amministrazioni. ORE 11 al centro unico di prenotazione, di via Garibaldi, il via vai è continuo. Delusione, rabbia e attesa. Tanta attesa. Un cartello avverte che il servizio è sospeso. C’è chi arriva da Siena, chi è disabile ed è giunto fin qui con fatica; e c’è anche una ragazza che - come mostra il documento - ha attivato la sua tessera nel 2010 (era il 10 dicembre, per la precisione) in via Torino. «Eppure nel database del mio medico non è così». Anzi, come specifica proprio la sua dottoressa, Orsolina Lanzi, «risulta revocata». Insieme sono in fila al centro dell’Asl per avere spiegazioni. «Noi medici di base — spiega Lanzi — avremo un corso di formazione sulle nuove ricette elettroniche a metà novembre. Ma la scadenza per la nuova procedura è il 31 ottobre. E anche il personale dell’Azienda sanitaria avrà i corsi fra pochi giorni». Patrizia Bortignon, che abita a Pisa, ha il numero 199, ma stanno servendo il 125. «Bisogna respirare con calma e attendere», afferma con filosofia. Sta aspettando il suo turno per sbrigare altre pratiche, ma riflette: «La tesserina mi è arrivata da poco, ma non sapevo ancora di tutte queste novità. Certo, è una bella cosa poterla utilizzare per i servizi, ma la trafila è lunga». Morena La Gamba insiste: «Io l’ho attivata subito, ma ora non so come controllare la fascia di reddito. Internet non ce l’ho». «Da quando è stato ridimensionato il distretto in via Torino — commenta Laura Scafidi — qui ogni giorno è sovraffollato. Un disservizio per tutti». di ANTONIA CASINI