"Tesorerie: il legislatore tuteli i Comuni"

Intervento-appello del sindaco di Calci Ghimenti: "Il servizio a pagamento ci costerà 115mila euro in 5 anni"

"Tesorerie: il legislatore tuteli i Comuni"

"Tesorerie: il legislatore tuteli i Comuni"

"Prima del nostro insediamento, il Comune di Calci (come gli altri Comuni) riceveva dal tesoriere, ovvero dalla banca che deteneva il servizio di tesoreria comunale, un contributo economico annuo. Per Calci erano 15mila euro all’anno. Un sostegno economico che potevamo utilizzare per finalità sociali o culturali a beneficio dei propri cittadini. Nessun costo era invece dovuto dal Comune alla banca. Nel tempo la situazione è profondamente cambiata, anche per effetto del peggioramento delle norme. Infatti, lo Stato ha deciso di centralizzare tutte le tesorerie in Banca d’Italia, sottraendo un margine economico per le casse comunali (riducendo gli interessi sulla propria giacenza) e azzerando al contempo l’interesse da parte degli istituti bancari a svolgere questo servizio (venendo meno, appunto, la giacenza delle risorse di tesoreria)". Il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti prende carta e penna per rivolgere un appello al legislatore, perché inverta la rotta dando maggior tutela ai Comuni e ai cittadini che pagano. "Tutto questo ha fatto sì che in breve tempo si sia passati dai Comuni che ricevevano un contributo economico dal tesoriere, ai Comuni che hanno iniziato a dover pagare le banche per vedersi svolgere il servizio di tesoreria. Noi siamo stati relativamente fortunati, in quanto fino al precedente affidamento, cessato il 31 dicembre 2023, non abbiamo avuto alcun onere per lo svolgimento di tale servizio, forse tra i pochi rimasti in Italia. Ma con l’ultima gara, conclusasi con l’affidamento ad un nuovo istituto bancario dall’1 gennaio 2024, anche Calci dovrrà pagare per veder svolto questo servizio che non è un “lusso” ma un preciso obbligo di legge avere".

"Pagheremo circa 8mila euro all’anno – continua Ghimenti – . Nel giro di qualche anno, siamo passati da ricevere 15mila euro a pagarne 8mila: un saldo negativo di 23mila euro all’anno per le casse comunali. A conti fatti, nel quinquennio di vigenza della tesoreria sono 115mila euro, che, quindi, mancheranno e con i quali, invece, avremmo potuto fare parecchie cose. “Nulla questio”, ovviamente, verso l’istituto bancario che ha vinto la gara per svolgere il servizio a Calci e che, anzi, ringraziamo per l’interesse (in molti Comuni le gare vanno deserte), o verso qualsiasi altro istituto bancario che, evidentemente, fa i propri interessi nel pieno della legalità. Ma “denuncio” conla totale assenza, ancora una volta, della politica. Sarebbe sufficiente una riforma legislativa, a costo zero per lo Stato, che consenta di veder svolto il servizio senza oneri per i Comuni, cioè per le comunità. Sarebbe sufficiente infatti che il Legislatore, come ha previsto di centralizzare le tesorerie in Banca d’Italia, con una simile norma, prevedesse lo svolgimento del servizio di tesoreria da parte della Banca d’Italia stessa (visto che i pagamenti ormai sono pressoché unicamente telematici) o, ancora meglio, un obbligo per le banche del territorio a svolgere il servizio in maniera gratuita per tutti i Comuni d’Italia. Ritengo che lo Stato sia autorizzato a fare una legge di questo tipo, sia in considerazione dell’impegno con i fondi “salva banche”, sia per la commercializzazione dei buoni del tesoro, che viene effettuata tramite gli istituti bancari, sia, non da ultimo, per l’elevata crescita dei profitti delle banche, che si fonda su quanto pagano famiglie e imprese italiane. Il caso dei tassi d’interesse ed il costo che hanno raggiunto è uto un problema per tantissime persone, un po’ in tutte le comunità. Sarebbe più che giustificato un servizio gratuito per chi, come i Comuni, rappresenta e amministra il territorio. Altrimenti i cittadini pagano ancora! Una simile riforma farebbe sì che tutti i Comuni, dal più piccolo al più grande, da nord a sud, avrebbero la certezza di veder svolto il servizio sul proprio territorio e che ciò avvenga senza alcun onere".