
La commemorazione in memoria delle vittime del Moby Prince
Cerimonia e scopertura di una targa in memoria di Maria Giulia Ghezzani, del marito Ugo Chessa e delle 140 vittime della strage del Moby Prince nel 1991 a Cucigliana, nel Comune di Vicopisano di cui era originaria Maria Giulia Ghezzani, Gina per familiari e amici, moglie di Ugo Chessa, comandante dell’imbarcazione.
Erano presenti, e sono intervenuti, il figlio di Maria Giulia e Ugo, Luchino, presidente dell’associazione “10 aprile, familiari vittime Moby Prince”, Sergio Romboni, vicepresidente dell’associazione “140 Familiari delle Vittime del Moby Prince”, Giuseppe Tagliamonte, fratello di Giovanni, uno dei membri dell’equipaggio morti cercando, fino all’ultimo, di dare soccorso ai passeggeri, Francesco Sanna, giornalista, Gabriele Bardazza, consulente della prima e della seconda commissione parlamentare d’inchiestaAlessandro Busciglio, coordinatore del sito Moby Prince, Stefano Di Bartolomeo, consigliere regionale e presidente di Anmil.
"Ringrazio i cittadini e tutti i membri delle associazioni intervenute che, da oltre 32 anni si impegnano in ogni sede per ottenere verità", ha detto il sindaco Matteo Ferrucci.
"La targa che scopriamo oggi a Cucigliana, vicino alla Fonte, in un punto di notevole passaggio di persone, è un simbolo importante – ha aggiunto il sindaco – ma dovrà essere accompagnata da un intenso lavoro di diffusione della conoscenza dei fatti, in molteplici contesti e soprattutto nelle scuole. 11.700 giorni di omissione di verità e di mancata giustizia sono veramente intollerabili per persone che hanno perso gli affetti più cari.”
Sono state molto toccanti le parole di Chessa e di Romboni, precedute da un forte abbraccio tra i due. Entrambi hanno ripercorso la vicenda dal 1991, soffermandosi su quelli che sono stati i principali ostacoli al raggiungimento della verità, in particolare in sede processuale.