"Tanti contenitori vuoti in balia degli speculatori"

La denuncia di Auletta: "Nessuna volontà di pianificare da parte del Comune"

"Tanti contenitori vuoti in balia degli speculatori"

"Tanti contenitori vuoti in balia degli speculatori"

"L’ex Santa Chiara, la caserma Artale, il vecchio dipartimento di Chimica in via Risorgimento, il dipartimento di Biologia in via Volta che si trasferirà a Cisanello, l’ex sede dell’Apes in via Fermi, il Palazzo dei Trovatelli e il complesso del’ex convento di San Vito nella vetrina di vendite del Demanio Pubblico: nel raggio di poche centinaia di metri dall’area Unesco del campo dei Miracoli, si trovano migliaia di metri cubi vuoti in svendita o oggetto di grandi progetti di speculazione da parte di privati con l’assoluto benestare del Comune di Pisa". La denuncia arriva da Ciccio Auletta, consigliere di Diritti in Comune. "In zona San Francesco – continua – ci sonoMattonaia, Asilo Coccapani e Limonaia abbandonati e messi in vendita lasciando un vuoto materiale e di funzioni sociali importantissime. Come denunciato in i questi anni e come è emerso all’assemblea promossa dall’amministrazione sul Piano Operativo Comunale nella zona di Tramontana Centro, manca da parte della Giunta una pianificazione pubblica che guardi al futuro e risponda all’emergenza climatica, ambientale e sociale della nostra città".

"Non c’è nessun confronto – incalza Auletta – con gli altri enti della città, a partire dall’Università, per sviluppare una seria strategia sul futuro di spazi cruciali come le aree di Chimica e Biologia o i Dipartimenti di Fisiologia e Igiene nei pressi di Porta San Zeno, con il rischio concreto che l’Ateneo Pisano sia lasciato solo a “fare cassa” senza un confronto pubblico sulle funzioni che sarebbero utili per la città. Al progetto di privatizzazione della ex caserma Artale, pensato dalla giunta Filippeschi e realizzato da quella Conti, abbiamo contrapposto “Degentrify Pisa”, un percorso di co-progettazione con la cittadinanza: è stato ignorato nella sostanza. Il rischio è che su scala ancor più grande questo avvenga per il Santa Chiara, in cui la proposta della destra di realizzare un Palacongressi non è solo un errore grave, ma è la porta per la speculazione in un’area unica: rilanciamo l’urgenza di una strategia pubblica su cosa devono diventare quest’area e tutti gli spazi vuoti nel loro insieme e quale deve essere il loro ruolo nel tessuto urbano cittadino". Strategia che deve essere definita dal Comune attraverso un preventivo ed irrinunciabile percorso reale di partecipazione che coinvolga la cittadinanza, l’Università, il Diritto allo studio e le altre forze politiche, sociali, economiche, culturali della città, fissando i requisiti irrinunciabili, le condizioni, le destinazioni per rispondere ai bisogni sociali e pubblici sempre più forti e sottraendosi agli interessi speculativi che seguono solo logiche di mercato"