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Tamponi super-veloci a Cisanello "Anche cento campioni in un’ora"

In funzione il nuovo macchinario che sarà attivo h24. Ne parliamo con il professor Pistello, primario di Virologia

di Francesca Bianchi

La super-macchina che processa i test rapidi è entrata in funzione. Attiva 24 ore su 24, sette giorni su sette, si trova all’edificio 200 dell’ospedale di Cisanello, tra i laboratori di Virologia. Due gli operatori presenti su turni per analizzare i tamponi, dedicati per lo più agli under 18. Quella popolazione scolastica per il cui il test rapido può essere un valido strumento di screening e controllo. Ad illustrare cosa sta facendo la macchina e cosa potrà fare nel prossimo futuro è il professor Mauro Pistello, direttore della Virologia dell’Aoup. Partiamo dai numeri. "Il macchinario ha cominciato a processare i test rapidi il 21 ottobre, al 31 ottobre ne sono stati analizzati 3100. L’obiettivo è analizzare 500 tamponi al giorno di natura essenzialmente pediatrica. Dal punto di vista di sistema siamo a pieno regime, abbiamo riscontrato però qualche difficoltà iniziale nell’accettazione dei test. Ma è un problema in fase di risoluzione".

In che senso test rapido? In quanto tempo arriva l’esito?

"La durata dell’analisi è di 30 minuti, se consideriamo anche il tempo speso in fase iniziale, dal momento in cui riceviamo il campione dalla Asl il tempo di refertazione è di circa 1 ora. Il pediatra o la Asl accedono subito all’esito".

La macchina sarà riservata solo alla popolazione scolastica?

"Probabilmente, visto l’ottimo funzionamento dello strumento e la sensibilità che si avvicina moltissimo a quella dei tamponi molecolari, l’attività potrà essere estesa anche agli over 18 in modo da decongestionare i laboratori. I testi molecolari sono più lunghi (i tempi per processarli vanno da 4 a 6 ore) e più costosi. Con il macchinario in funzione in Aoup possiamo processare anche 100 campioni in un’ora".

Ma è possibile pensare anche a uno screening, per esempio, su un’intera classe con test da fare in aula?

"Va chiarita una cosa: di test rapidi ne esistono di due tipi, entrambi vanno a rilevare la stessa componente del virus, un mattoncino della particella. Il primo genere è quello che viene processato nei nostri laboratori. Poi ci sono i test rapidi simili a un test gravidanza – meno sensibili – che producono una riposta in un quarto d’ora e possono essere fatti di fronte al paziente".

Un bel vantaggio...

"La Regione inizialmente aveva ipotizzato l’utilizzo di questo secondo genere di test con l’effettuazione sul posto – quindi in classe – di una batteria di test consecutivi con esito immediato. Poi si è pensato che, calcolando i tempi comunque molto rapidi, un’altra opzione avrebbe potuto essere quella di effettuare i tamponi a scuola per poi processarli in laboratorio con la nuova macchina. Ad oggi però questa procedura non è ancora stata avviata, la Regione non ha ancora dato indicazioni. Potrebbe sicuramente essere un’operazione utile se l’obiettivo è fare uno screening, per esempio, su una intera scuola. Tutto dipenderà comunque dalla quantità di reagenti a disposizione".