
È partito ieri l’obbligo di "Super Green pass" (rilasciato solo a vaccinati e guariti dal Covid) per consumare al bancone del bar. Un sorso dopo l’altro, una restrizione dopo l’altra per contenere i contagi. "Ormai invece di dare il buongiorno a chi entra chiediamo la Certificazione rafforzata", commentano i fratelli Siena, titolari dell’omonimo Caffè alle porte di Corso Italia. Questa nuova stretta ha già portato a galla i primi effetti negativi. "Questa mattina abbiamo visto quattro persone avvicinarsi all’entrata, ma dopo aver letto il cartello affisso alla porta che avvisa la clientela della nuova misura in vigore, si sono allontanate", raccontano Alessandro e Andrea Siena.
Al bar Il Corso, è normale vedere un via vai di persone che bevono un caffè al volo prima di correre al lavoro o prima di prendere un treno. "Siamo un punto di riferimento per coloro che hanno fretta e consumano il caffè al banco. Speriamo di non perdere clienti in questo modo, perché sicuramente tra un controllo e l’altro ci sarà una breve attesa", commenta il gestore Massimo Galli. "Le persone stanno agendo in modo consapevole e in caso contrario siamo i primi a redarguire chi non rispetta le regole, dato che rischiamo di essere multati proprio come i clienti". Infatti, sono previste sanzioni salate sia per chi accede nei luoghi dove è previsto l’obbligo di Green pass rafforzato e ne è sprovvisto sia per i gestori delle attività. Si parte da un minimo di 400 euro fino ad un massimo di 1.000 euro. Dopo tre multe in tre giorni differenti può scattare la chiusura del locale per dieci giorni.
Nonostante la stretta, "il banco di prova è stato superato senza troppi disagi", assicurano i titolari dei bar. Gli stessi clienti si sentono maggiormente tutelati e per questo si sono adattati subito, come conferma Paolo Rametta mentre sorseggia una tazza di caffè. I momenti di grande affuenza al bancone del bar sono stati vissuti con maggiore serenità. "In questo modo mi sento più sicuro", afferma Fatri Basha. Anche Fabrizio Cibecchini è dello stesso avviso poiché "le regole vanno rispettate nella speranza di uscire al più presto da questa difficile situazione".
Ilaria Vallerini