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"Sulla pelle", gettato un ponte tra Pisa e l’Albania

"Sulla pelle", gettato un ponte tra Pisa e l’Albania

È sulla pelle che restano impresse le memorie di una vita vissuta. Da una sponda all’altra del mare Adriatico, tra chi cercava una sponda su cui riposare e chi era approdo. "Sulla pelle" è anche il titolo della mostra di fotografia di Marlin Dedaj e a cura Giorgio Caione che è stata realizzata in occasione della prima edizione del Festival di cultura albanese a Pisa e che ritrae la vita intima della famiglia italo-albanese dell’artista. La memoria dolorosa dei tentativi di emigrare in Italia negli anni ‘90 viene filtrata dallo sguardo introspettivo e delicato di Marlin che realizza istantanee di una quotidianità in bilico tra due paesi, due o più identità e due vite unite dal filo del viaggio e arricchite dall’intervento della parola scritta. Un fil rouge che ha legato i diversi eventi all’interno del Festival a cura dell’associazione culturale albanese La Grande Onda con il contributo dell’Istituto "Sami Frasheri" di Tirana e patrocinato dal Comune di Pisa che si è concluso con un grandissimo successo di presenze e apprezzamento da parte del pubblico. Una tre giorni, sancita dalla partnership culturale tra l’Università di Pisa e l’Università di Tirana, che si è distinta per aver promosso in città mostre a tema Albania tra cui "Il ponte di Otranto" di Genc Permeti e Guri Madhi - Mostra di prove d’autore a cura di Pandi Madhi; Habaz Hado - Mostra di arte grafica a cura di Pandi Madhi; talk con la partecipazione tra gli altri di docenti universitari, artisti, giornalisti, imprenditori e di rappresentanti della comunità arbereshe a Pisa; momenti di socializzazione e condivisione come l’aperitivo con prodotti tipici della cucina albanese al ristorante Albarossa e la proiezione del film "Vergine giurata" di Laura Bispur al Cinema Arsenale. Un festival in grado di evidenziare l’importante partecipazione della comunità albanese alla vita culturale, intellettuale e civile in Italia, e in particolar modo a Pisa, nonché il contributo reciproco dato dall’Italia e da illustri personalità nel corso della storia dell’Albania.

Ilaria Vallerini