
"Nello sport spesso si spingono gli atleti a superare il limite. Noi invece crediamo che il limite non vada superato, ma riconosciuto, apprezzato e poi raggiunto". È questa la filosofia del Centro Ginnico Pisano, nato il 12 dicembre di ormai più di 10 anni fa da Marco Antonelli, Deborah Margelli e Silvia Bonanni. A fare da collante tra i tre soci sono il valore della solidarietà e il desiderio di creare una struttura innovativa che andasse incontro agli atleti di tutte le età.
"Volevamo essere uno spazio che si distacca da quella che, purtroppo, è la mentalità della ginnastica artistica italiana: ci sono ancora troppe discriminazioni sull’aspetto fisico di un’atleta, che definisce se un soggetto è promettente o meno. La nostra è una palestra inclusiva nei confronti di tutti i ragazzi e le ragazze a partire dai 3 anni fino ad arrivare alla maggior età, non ci focalizziamo solo sui cosiddetti "campionissimi" e sicuramente non hanno importanza il peso o altre caratteristiche fisiche della ragazza o del ragazzo".
L’obiettivo è quello di trovare il buono in ogni diversità di qualsiasi atleta, per arrivare ai gradini più alti del podio. Ed è lì che, secondo Marco, Deborah e Silvia, si raggiunge non solo una medaglia d’oro o un trofeo, ma la vittoria più bella, quella del sorriso. "Essere "diversi" non è un deficit, ma un valore aggiunto. L’insegnamento più grande che vogliamo lasciare ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze è che proprio per le loro peculiarità sono unici e speciali, non esiste un’alternativa a loro".
Anche se all’inizio non tutto è andato rosa e fiori: "Non siamo stati visti subito di buon occhio, d’altronde eravamo una novità. Ad esempio, oltre ai nostri principi, dieci anni fa abbiamo puntato subito sui social media, quando ancora in Italia erano sconosciuti. Facciamo tanti video super ironici, a volte ci viene detto che non diamo un’immagine seria. Per noi non è importante farci vedere seri, ma felici, e questo nella mentalità dello sport non è ancora accettabile".
E il sogno è divenuto realtà: "A dicembre abbiamo spento 10 candeline, mentre alle scorse nazionali di ginnastica artistica femminile a inizio giugno abbiamo conquistato più di 50 trofei. È sicuramente una bella soddisfazione".
Giulia De Ieso
