
Cittadini, commercianti, balneari. bagnanti. La crisi e la chiusura della Palp preoccupa, tutti. Un presidio che ha coperto - per il servizio di 118 – un raggio d’azione ampio, non limitato al sono litorale. Barbaricina, Cep, La Vettola, San Piero, Marina, Tirrenia e Calambrone. Una mole enorme di lavoro comprendente i servizi interni all’ospedale, il trasporto, l’ambulatorio infermieristico, il banco alimentari, le attività sociali. L’imperativo è, quindi, ripartire.
"Il dissesto economico della Palp – commenta Alessandro Cordoni, presidente Litorale diConfesercenti Toscana Nord e titolare del bagno Vittoria – è la somma di varie situazioni: la pandemia che ha portato costi maggiori per la tutela del personale e minori interventiservizi ma anche la remunerazione irrisoria da parte del servizio sanitario dei servizi. Non caso in Regione è in atto un ripensamento in questo senso. La preoccupazione più grossa riguarda i dipendenti ma ho fiducia nel fatto che non verrà lasciato un buco nel servizio emergenza urgenza. Serve un cambiamento, questo è certo, vedremo che direzione sarà imboccata".
"Il presidio fino ad oggi garantito dalla Palp è fondamentale, insostituibile – afferma Fabrizio Fontani, presidente Conflitorale – E’ la base per una località balenaere come la nostra, sia in estate che inverno. Non possiamo prescindere dall’avere qui, sul posto, una realtà che possa offrire servizi sanitari, medici, sociali, assistenziali. Noi imprenditori balneari siamo sempre stati vicini alla Palp, abbiamo contribuito a progetti legati al primo soccorso, per esempio. Adesso c’è bisogno di azioni concrete. Tiriamo una riga e ripartiamo".
"Il mio auspicio – aggiunge Nicola Benini, della farmacia Beini di Marina - è che venga trovata velocemente una soluzione. Perché Marina e il litorale pisano hanno bisogno dei tantissimi servizi che la Palp ha sempre svolto. Reputo che sia un attività fondamentale di cui non si possa fare a meno". "Il litorale non può rimanere scoperto" dice Virgilio Ruglioni, del Tirrenia Doc Caffè. Susanna Scarpellini, marinese, chiama a raccolta le istituzioni: "Le promesse vanno mantenute. Penso ai lavoratori ma anche alla salvaguardia di un servizio importantissimo per il litorale. Avremo ancora la guardia medica e turistica, il servizio infermieristico, gli ambulatori? Non esiste solo l’estate he ha numeri importantissimi. Il litorale ha una popolazione sempre più anziana, abbiamo sul territorio centri per disabili, ma anche l’ospedale della Stella Maris. Il 118? Basta contare i passaggi dele sirene. Da 6 a 10 al giorno. Se l’ambulanza dovesse arrivare da Pisa o Livorno si perderebbero minuti fondamentali per salvare le vite umane".
Francesca Bianchi