
La storia della pasticceria Solforetti mette radici nel 1962. A fondarla i maestri pasticceri Vinicio e Gianfranco Solforetti. Nel 1996 prendono le redini dell’attività le sorelle Annalisa e Susanna Solforetti, figlie di Gianfranco. A malincuore lasceranno il fondo di via dell’Aeroporto per trasferirsi in un fondo temporaneo e poi dal 2017 definitivamente in via di Porta a Mare. A rincuorare le due sorelle è il rapporto stretto che hanno instaurato con la clientela affezionata che non le ha mai abbandonate. "Le famiglie che abbiamo servito per anni, nonostante il cambio di location, sono tornate da noi riempendoci di gioia", racconta Annalisa Solforetti a "Un caffè per ripartire", il contest de La Nazione in collaborazione con Confcommercio.
Le sorelle si definiscono "due donne imprenditrici e tuttofare". Infatti, portano avanti questa attività ormai da tre decenni da sole. "Ci siamo sempre alternate tra laboratorio e bancone. E non è stato facile. Quanti sacrifici abbiamo fatto, ma il sorriso non ci è mai mancato. Il nostro percorso non è stato lineare, al contrario, è stato tortuoso, ma non ci siamo mai perse d’animo e anche nei momenti più difficili siamo sempre riuscite a rimetterci in gioco. Ultimamente si unito a noi mio nipote Federico Rovina che ci sta dando un grande aiuto al bancone".
Dalle Solforetti la cultura artigiana si ritrova nel gusto dei dolci realizzati "come quelli di una volta", seguendo gli insegnamenti dei maestri pasticceri di famiglia dai quali hanno ereditato tutti i segreti di questo antico mestiere. Ricordare i sapori di una volta è possibile grazie ai prodotti che le Solforetti continuano a realizzare senza cambiare una virgola delle ricette originarie "perché quei gusti sono ancora oggi richiesti e non passano mai di moda come lo zuccotto di zio Vinicio e i suoi cannolini torinesi che hanno reso questa pasticceria una vera e propria firma in città", spiega Solforetti. Ma la tradizione incontra anche l’innovazione e la creatività delle due sorelle. "Ci piace creare anche farciture nuove che stuzzicano il palato. La sfoglia al popone o quella di riso al cioccolato. Per halloween abbiamo proposto una farcitura di marmellata di zucca. Nella nostra cucina ci piace sperimentare e creare nuove combinazioni", commenta Annalisa.
Come tante altre attività anche questa pasticceria è stata colpita dalla pandemia. "È stato un periodo buio per tutti, ma noi siamo state penalizzate meno rispetto ad altri. La nostra fortuna è stata avere il laboratorio di pasticceria che ci ha permesso di continuare a lavorare attraverso le consegne a domicilio". Annalisa Solforetti dedica un pensiero a tutti coloro che hanno sofferto maggiormente questa crisi: "È stato un colpo duro vedere alcune attività di quartiere chiudere i battenti per sempre. Ho sempre avuto un pensiero nei loro confronti per questa tanto spiacevole quanto drammatica situazione"
Ilaria Vallerini