Sicurezza e accoglienza. Si può dare di più: "Troppi borseggiatori. Pochi hotel a 5 stelle"

La parola alle guide di Piazza dei Miracoli: "Arriviamo in uno slalom tra abusivi e ladri e mancano ancora la navette per il Duomo" "Migliore pianificazione dei pacchetti, serve più qualità nell’offerta".

Sicurezza e accoglienza. Si può dare di più: "Troppi borseggiatori. Pochi hotel a 5 stelle"

Sicurezza e accoglienza. Si può dare di più: "Troppi borseggiatori. Pochi hotel a 5 stelle"

di Mario Ferrari

PISA

Mobilità, sicurezza e programmazione sembrano essere i punti deboli del turismo pisano, che è entrato nella stagione più florida. "Va migliorata l’accoglienza - afferma la guida turistica Silvia Piccini -. Tra il Park Pietrasantina e la Torre ci sono venditori abusivi, borseggiatori e accattoni che disturbano le visite guidate. Questo comporta un’immagine della città che va a decadere: un turista che scopre il mondo artistico che abbiamo e poi torna alla macchina e trova il vetro sfondato oppure viene borseggiato non avrà un bel ricordo di Pisa". Ad aiutare il brutto ricordo di Pisa è anche il problema della mobilità, definito da Piccini come "molto serio. Non esistono ancora oggi delle navette che portano al Duomo o al museo di San Matteo, che infatti viene spesso escluso dalle nostre visite perché non sappiamo come farci arrivare le persone". Una speranza può arrivare dalla Navetta dei Lungarni appena inaugurata utile perché "al momento dal parcheggio scambiatore ci sono 20 minuti a piedi per arrivare alla Torre e da lì altri 20 minuti per il centro storico. Sono stati molti i turisti - conclude Piccini - che non riuscivano a camminare così tanto".

"Coi social i turisti cercano il posto per reel e selfie - afferma Alessandro Bargagna, guida di City Grand Tour Pisa - per cui Piazza del Duomo è l’ideale, ma questo limita altre attrazioni per la difficoltà di raggiungerle se non pianificando uno o due giorni in città. Qui sorge un nuovo problema perché a Pisa mancano hotel a 5 stelle e i 4 stelle sono quasi tutti fuori dal centro e non ci sono ristoranti di gran classe, nonostante l’altissima qualità del nostro cibo. Quindi non tutti i gusti sono quindi accontentati". C’è anche molto da lavorare sul turismo accessibile, per il quale Bargagna spiega che "tanto si è fatto in passato, realizzando percorsi di accessibilità per i disabili, ma siamo fermi a dieci anni fa". Le soluzioni vanno ritrovate in una migliore pianificazione del turismo che "va fatta di 2 anni in 2 anni per creare prodotti turistici da mettere sul mercato due anni prima e per far sì che tutti gli operatori turistici del mondo li pubblicizzino e ci sia una comunicazione coatta tra social, tv, volantini, fiere". Per fare questo però serve una collaborazione tra più entità che a Pisa non avviene. "Manca una rete tra alberghi, ristoranti e attività, ma manca anche una rete museale per creare un piano di interessi collegato con spostamenti. E la mancata cooperazione è estesa a tutta la provincia: abbiamo il brand Terre di Pisa ma non lo sfruttiamo perchè il territorio non è collegato. Ho avuto questo weekend di Pasqua sei donne che avevano pianificato 4 giorni nel nostro territorio con base Pisa. Sono rimaste bloccate qui perché mancano bus nei giorni festivi". In sostanza secondo Bargagna "manca la figura di un programmatore turistico super partes che sappia cosa sia il turismo e dica le cose da fare senza incorrere in conseguenze politiche".