"Siamo Anime Selvatiche"

Allla Concept River Gallery di Lungarno Mediceo in mostra i maxi-insetti dell’artista scienziato Lorenzo Possenti

"Siamo Anime Selvatiche"

"Siamo Anime Selvatiche"

Faccia a faccia con una mantide di due metri e mezzo. Non è la opera di Carlo Rambaldi (il papà di E.T. e premio Oscar per gli effetti speciali di Alien), ma una delle sculture di Lorenzo Possenti che espone il 16 dicembre alla galleria "Concept river gallery", una serie dal titolo "Anime selvatiche". Le sculture over-size di stampo naturalistico, prettamente insetti, rappresentano la duplice anima di Possenti: artista-biologo che vende i suoi coleotteri fuori scala in tutto il mondo.

Due anime, quella scientifica e quella creativa possono convivere?

"All’inizio sì. Sin da piccolo ero consapevole delle mie inclinazioni che oscillavano tra scienza ed arte. Poi mi sono iscritto a Scienze naturali. Per il mio lavoro realizzavo modelli di insetti, piante, foglie, rocce. Col tempo però, l’arte ha preso il sopravvento senza rinunciare a quanto avevo maturato a livello scientifico. La scienza dovrebbe essere animata dal dubbio, ma va avanti con categorie e recinti. Mi stavano stretti. Ho cominciato allora a realizzare queste sculture pensando a come mostrarle, come farle apprezzare e suscitare ammirazione verso la natura. Le ho messe in verticale".

Perché mettere insetti di grandissime dimensioni in quella posizione?

"Voglio creare un faccia a faccia a faccia tra l’uomo, il visitatore e la natura che ti guarda e ti interroga. Gli insetti strisciano, si muovono a terra sui pavimenti. Bene, io li metto faccia a faccia con l’uomo sovvertendo il fatto che la natura, gli animali hanno la loro identità, una dignità che viene messa in discussione da certe evoluzioni dell’umanità".

Nella mostra, ci sono sculture stupefacenti del regno animale anche quello più nascosto e tavole di disegni.

"Ci saranno 24 disegni di "volti" inumani ossia di animali, non insetti bensì zebre, orsi, scimpanzé. Anch’essi guardano, fissano lo spettatore. Sono volti-sguardi autorevoli. Un dire ci siamo, noi sappiamo chi siamo". Forse sì, l’estraneo è proprio l’uomo dalle magnifiche sorti progressive. Chi ha avuto modo di vedere queste tavole non può che riconoscere il loro essere totem, iconografiche. "Uso stampi di grandi dimensioni - spiega Possenti – dove verso apposite resine poliuretaniche. Esalto i colori già presenti in natura con vernici metalliche molto vibranti. E’ l’esaltazione di ciò che già c’è in natura". La mostra inaugura in Lungarno mediceo, 9 al "Concept river gallery" e sarà aperta dal 16 al 23 e poi dal 2 al 6 di gennaio dalle 17 alle 20.

Carlo Venturini