REDAZIONE PISA

Seung e il no alla perizia "Visitato tante volte Non vedo la necessità" Sulle accuse non parla

Ieri interrogato in carcere su un procurato allarme: "Attentato ai carabinieri"

Seung e il no alla perizia "Visitato tante volte Non vedo la necessità" Sulle accuse non parla

di Antonia Casini

La perizia negata? "Me ne hanno fatte tante, non vedo la necessità di un’altra". Gianluca Paul Seung, il 35enne accusato dell’omicidio della dottoressa Barbara Capovani, così ha riferito a uno dei suoi legali, l’avvocato Gabriele Parrini. Ieri, infatti, lo ha assistito durante l’interrogatorio per un altro fatto, è indagato per procurato allarme avendo inviato una lettera denuncia (l’8 marzo scorso) alla Stazione dei carabinieri di Tonara, in Sardegna, su un presunto attentato che sarebbe stato ordito da un clan mafioso contro la caserma. "Nessun allarme, le mie fonti e quelle giornalistiche erano veritiere", si è difeso il giovane.

Una decisione definitiva sulla perizia, quella del 35enne originario di Torre del Lago? "Vedremo più avanti – aggiunge l’avvocato – Ha spiegato che al momento non se la sente". Due le strade, o interrompere le operazioni peritali o farle sulle carte. I consulenti invieranno uno scritto sull’esito del primo incontro con Seung e il suo rifiuto alla giudice per le indagini preliminari che deciderà quindi come procedere. Silenzio sulle accuse più gravi che gli vengono rivolte. I suoi avvocati lo rivedranno la prossima settimana.

Ieri si è svolto poi il convegno voluto dalla dottoressa Capovani che dirigeva la Psichiatria territoriale proprio sulla gestione di alcuni psichiatrici. Al Polo didattico delle Piagge - coordinati dagli avvocati Carlo Porcaro D’Ambrosio e Sandra Berretti, consiglieri dell’ordine - hanno discusso il dottor Davide Ribechini, collega della dottoressa Capovani, quindi il professor Alberto Gargani, ordinario di Diritto penale dell’Università di Pisa. Poi Elena Polidori, giudice, presidente della Sezione civile. Inoltre, il dottor Maurizio Grassini dell’Uf Assistenza sociale territoriale zona pisana, la professoressa Benedetta Galgani, associato di diritto processuale penale Unipi, la dottoressa Angela Giovinazzo, dirigente della cancelleria del magistrato di sorveglianza che si è occupata dei malati psichiatrici in carcere, il dottor Fabio Pelosi, magistrato della Procura di Pisa. Ha chiuso l’avvocato Serena Caputo, presidente della Camera penale di Pisa, che ha approfondito il riesame e la pericolosità sociale nella fase dell’esecuzione della misura di sicurezza.