GABRIELE MASIERO
Cronaca

Sds-exit Pronta delibera. Pisa accelera per l’uscita

Verso la gestione in proprio dei servizi avvalendosi del supporto della. Scuola Sant’Anna: ritiro di deleghe specifiche come albergazioni e marginalità.

Il sindaco Michele Conti

Il sindaco Michele Conti

di Gabriele Masiero

PISA

A giugno il processo di "Sdsexit" potrebbe subire un’accelerazione decisiva. Ieri èi stata depositata la proposta di delibera del consiglio comunale, che sarà discussa in aula nelle prossime settimane, con la quale si dà mandato al sindaco Conti, "di avviare il procedimento per il recesso" dal consorzio "ai fini dell’avvio della procedura di definizione dell’assetto dei rapporti giuridici ed economici" con la Società della Salute pisana, "in esito alla quale sarà possibile prevedere il modello di gestione monocomunale di servizi e delle attività sociali attualmente erogate da Sds" che risponda "alle esigenze e ai bisogni dei cittadini in un’ottica di maggiore efficienza ed efficacia (...) anche attraverso il supporto dell’attività della Scuola Superiore Sant’ Anna". Una scelta compiuta dalla maggioranza di centrodestra, che ha i voti sufficienti per approvare il documento, rispettare le tempistiche indicate nello statuto della Sds per avviare le pratiche di uscita: ovvero comunicarle "entro il 30 giugno dell’anno di riferimento e con effetto dal primo gennaio dell’anno successivo". La decisione dell’amministrazione è corroborata, si legge nel testo della proposta di delibera, dal fatto che "nel corso del tempo, è stato consolidato, in termini di personale e di gestione delle attività, il ruolo della struttura che presidiava la funzione sociale sia in considerazione della gestione dei Bonus e di altri progetti che sono stati gestiti direttamente dal Comune sia del progressivo ritiro di alcune funzioni/attività precedentemente esercitate dal Consorzio per evitare interruzioni nella gestione e il prodursi di disservizi per l’utenza, che è comunque un’utenza in condizioni di bisogno".

Non solo, per assicurare "l’ottimale passaggio di consegne, saranno ritirate ulteriori deleghe specifiche con peso rilevante sulle risorse, come ad esempio quelle relativa all’emergenza abitativa-albergazioni", mentre dal primo luglio saranno gestiti internamente dal Comune i servizi di contrasto alla marginalità sociale. Inoltre, come è noto, il Comune contesta da tempo la gestione finanziaria della Sds che nel bilancio 2023 ha accumulato una perdita superiori a 1,6 milioni di euro a fronte della quale, si legge nel documento depositato in consiglio comunale, "non risulta essere stato adottato alcun provvedimento di ripiano". Infine, conclude il testo, "secondo la Relazione Zancan, con la soluzione monocomunale ‘il Comune di Pisa avrebbe un differenziale netto positivo tra risorse potenzialmente disponibili e spese complessive’ di gestione di oltre un milione di euro".