GABRIELE MASIERO
Cronaca

La Sant’Anna riparte in presenza. "Opportunità per i talenti di tutti i ceti sociali"

La rettrice Sa bina Nuti: "Obiettivo di quest’anno è superare la didattica a distanza, protocolli precisi e lezioni dal vivo in sicurezza"

La rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Sabina Nuti

Pisa, 27 agosto 2021 - «L’obiettivo di quest’anno accademico che si aprirà a ottobre è quello di superare la stagione della didattica a distanza per garantire lezioni sempre in presenza e in sicurezza". Non ci gira intorno la rettrice della Scuola Sant’Anna, Sabina Nuti, e, a margine dell’inizio formale della nuova stagione didattica con la partenza ieri delle prime prove scritte di ammissione (si parte da Ingegneria) nelle diverse discipline con oltre 600 candidati per complessivi 54 posti, delinea la strategia per centrare il traguardo del ritorno all’antico: "Rispetto delle regole e vaccini, per vivere in sicurezza collegi e aule". È ancora presto però per parlare di un ritorno alla normalità. "Incrociamo le dita, ma la nostra priorità è la didattica in presenza. La dad è stata un’opportunità, ma noi intendiamo superarla per riappropriarci, tutti insieme, della vita di prima. I nostri studenti ordinari, come già l’anno passato, vivranno nei nostri collegi e già circa il 95% di loro ha completato il ciclo vaccinale. L’accesso alle strutture, tuttavia, oltre al possesso del Green pass, prevede anche di sottoporsi a un tampone entro le 48 ore precedenti all’ingresso in collegio per assicurare che siano tuTti negativi e contiamo di garantire il 100% delle lezioni in presenza per tutto l’anno accademico. Lo faremo assicurando lo svolgimento delle stesse in sicurezza, garantendo distanziamento sociale e l’obbligo di mascherine nelle aule e nelle aree comuni al chiuso". Il resto lo faranno le condotte individuali. "Il rispetto delle norme di comportamento è fattore irrinunciabile della vita di comunità. Ancora di più quando si vive in un collegio. I nostri ragazzi ne sono consapevoli. Altrettanto vale per il personale docente e non docente". Il prestigio della Sant’Anna, tuttavia, non sembra essere stato scalfito dalla pandemia e dal lockdown. È così ? "In realtà neppure nel periodo della crisi pandemica più acuta ci siamo mai fermati. Abbiamo anche noi fatto ricorso alla Dad, ma i collegi sono sempre rimasti aperti. Offriamo un’esperienza formativa a tutto tondo e vogliamo iniziare a farlo già con i ragazzi che si candidano all’ammissione per il prossimo anno accademico, puntando su mobilità sociale e pari opportunità per tutti: abbienti e meno abbienti". In che modo? "Il nostro programma di benvenuto prevede anche un rimborso delle spese sostenute per raggiungere e soggiornare a Pisa, in base alla presentazione dell’Isee. Prevediamo che circa un 30% di loro ne faranno richiesta. Ma già abbiamo sperimentato questa formula con le seasonal school, rimborsando circa il 70% dei partecipanti. Per noi la mobilità sociale è un valore autentico che pratichiamo realmente". Sembra quasi che per voi sia un punto d’onore. "E lo è perché vogliano contribuire alla crescita del Paese, garantendo però pari opportunità a tutti. E quindi anche a quei giovani meritevoli che però non avrebbero le possibilità economiche per vivere un’esperienza formativa come la nostra. E ci crediamo a tal punto che proponiamo questa filosofia fin dalle seasonal school perché riteniamo quei momenti un primo contatto decisivo con la nostra realtà, dove presentiamo un modello di formazione e di vita accademica e non solo un’offerta didattica".