FRANCESCA BIANCHI
Cronaca

Scuola devastata a Pisa, "Questi non sono studenti, sono solo vandali"

Attacco nella notte all’Itis "Da Vinci": ragazzi incappucciati si intrufolano all’interno e devastano tutto. Danni per oltre 10mila euro

La devastazione all’Itis "Da Vinci" (Foto Cappello/Valtriani)

La devastazione all’Itis "Da Vinci" (Foto Cappello/Valtriani)

Pisa, 19 ovembre 2021 - "Questi non sono studenti, sono solo vandali". "Non è un’occupazione, è un atto di vandalismo probabilmente ad opera di persone esterne alla scuola". Preside e rappresentanti d’istituto lo dicono chiaramente. La devastazione dell’Itis Leonardo Da Vinci in via Contessa Matilde è lontanissima da una legittima azione di protesta contro la carenza di aule, miccia che già da settimane ha fatto scattare la mobilitazione negli istituti cittadini. "Anche lo striscione esposto sul balcone è stato rubato". "Voi non ci date le aule, noi occupiamo": arriva dal liceo Dini in occupazione da martedì. "E’ stato appeso tagliando l’angolo dove era scritto il nome della scuola, lembo di stoffa che abbiamo ritrovato a terra" spiega il dirigente Federico Betti. 

Lezioni sospese per almeno due giorni (ieri e oggi) e conta dei danni che supera i 10mila euro: vetrate in pezzi, armadi danneggiati, distributori automatici di bevande scassinati, estintori svuotati sulle scale, banchi e sedie usati per fare le barricate, la sala insegnanti messa completamente a soqquadro. Compiti e registri a terra, un pc spezzato in due, tablet rubati. Nell’atrio un tappeto di mascherine. "Quando i custodi sono arrivati, la scuola era già vuota, non c’erano persone all’interno – ricostruisce il preside che oggi pomeriggio perfezionerà la denuncia – e quello che è stato trovato ha lasciato tutti senza parole. Devastazione ovunque. I vandali nel frattempo si erano trasferiti al Fascetti (i cortili sono comunicanti, ndr): alle 7.15 erano ancora lì, poco dopo le 8 sono scappati da una finestra sul retro". 

Digos e Scientifica subito al lavoro, ma senza la possibilità di visionare alcuna immagine: "Il circuito di videosorveglianza non è in funzione, lo stiamo sostituendo proprio in questi giorni utilizzando i fondi Covid che ci sono arrivati. Non so se chi ha fatto irruzione sapeva questo particolare. E’ anche possibile che qualcuno sia entrato nell’istituto mercoledì nel tardo pomeriggio – la scuola è stata aperta fino alle 19 – si sia nascosto e poi abbia fatto entrare gli altri". Unici elementi già identificati: due ragazzi, incappucciati e con lo striscione del Dini sottobraccio, fermati in piazza Vittorio Emanuele due sere fa. 

Dura la condanna dei rappresentanti degli studenti del Da Vinci, Edoardo Mariani, Karim Ammachi e Antonio Stunfo: "Non è stata un’occupazione lampo. Siamo di fronte a qualcosa di molto diverso. L’esempio è dato dalle vetrate delle porte interne che sono state frantumate anche se erano regolarmente aperte. Questo dimostra che si tratta di azioni di puro vandalismo. Siamo convinti che gli autori non siano studenti dell’Itis, ma persone esterne. La scuola è una istituzione e questo episodio è un atto gravissimo". Intanto la scuola sta pensando all’ausilio della vigilanza privata per controllare gli accessi nelle ore notturne, sulla scia di altri istituti cittadini (Galilei, Pacinotti, Buonarroti, Dini, Russoli, Carducci) che hanno già a disposizione l’occhio vigile del Corpo Guardie di Città. "Nelle prossime ore aule e corridoi delle due scuole dovranno essere ripuliti e messi in ordine, ma è necessaria anche una sanificazione straordinaria. Le lezioni in presenza rimarranno quindi sospese anche nella giornata di oggi. Tutte le classi effettueranno lezione in Ddi - annuncia il preside - ai coordinatori di classe ho chiesto di organizzare un’assemblea con le classi di riferimento come momento di riflessione e di ripartenza rispetto a quanto avvenuto. Sono arrivati da genitori, studenti e personale, attestati di solidarietà e disponibilità a collaborare per il ripristino dei locali: purtroppo la pandemia ci obbliga a dover rispettare protocolli rigidi e, pertanto, non è possibile usufruire della collaborazione che ci viene offerta"..