Riflettori accesi sulle condizioni strutturali dell’istituto Santoni, al Concetto Marchesi. A denunciare una situazione di profondo degrado sono gli studenti che hanno interrotto nelle scorse ore l’occupazione, dando la possibilità alla scuola di procedere con la sanificazione e far riprendere almeno in parte le lezioni attraverso una turnazione (i ragazzi avevano infatti deciso in autonomia di non ‘occupare’ il primo piano, dove insistono aule con numerosi studenti disabili). Turnazione che si chiuderà una volta terminata la bonifica (con ditta specializzata), presumibilmente a inizio settimana prossima. "Abbiamo parlato con il dirigente della Provincia che è venuto a fare il sopralluogo post occupazione segnalando ancora una volta le tantissime criticità. L’istituto è stato costruito nel ‘78 e da quel momento è stato un susseguirsi di problemi: ce lo ha confermato proprio l’incaricato dell’amministrazione. Infiltrazioni dai tetti e dagli infissi con acqua che penetra dentro le classi mentre facciamo lezione, servizi igienici per oltre la metà inagibili e fuori uso da anni. E poi c’è la nuova caldaia, installata lo scorso anno, senza, però, cambiare le tubazioni che subiscono quindi continui guasti e rotture a causa degli sbalzi di pressione. Una scuola che riteniamo non sia più in sicurezza. Siamo veramente stanchi, chiediamo una risposta concreta da parte degli enti e un tavolo di dialogo per capire come possiamo andare noi incontro alle istituzioni e loro incontro a noi" dicono la rappresentante d’istituto Sara Riccio e Riccardo Sanfilippo, impegnati ieri nel ripristino dei locali.
In bilancio ci sono però anche alcuni danni, praticati durante l’occupazione: cinque vetri rotti ("a causa dell’intrusione dalle finestre di persone esterne"), e alcune porte forzate. "La situazione della scuola è nota – spiega il dirigente Maurizio Berni – anche io, come i ragazzi, sono impegnato su questo fronte, attraverso i canali che ho a disposizione. Non possiamo andare avanti con piccoli interventi attivati, tra l’altro, con il contagocce. Ma il problema è anche un altro ed è emerso chiaramente durante il tavolo sull’edilizia scolastica dei giorni scorsi: anche se vengono concessi finanziamenti extra per le scuole, non c’è personale negli uffici della Provincia per fare una programmazione, per procedere con i bandi e i capitolati tecnici. Il risultato: non si riesce a spendere i soldi che arrivano. E’ veramente assurdo".
Francesca Bianchi