
Al sito archeologico di Santa Mustiola è ripresa la campagna di scavi che impegnerà archeologi e antropologi fino al 12 settembre, in collaborazione con la soprintendenza, con la direzione dello scavo di Elisa Piludu, con concessionario la Fondazione Peccioli per l’Arte ed il finanziamento di Comune di Peccioli e Belvedere Spa. Gli scavi stanno proseguendo sull’area sommitale della collina dove era già emersa la chiesa dedicata a Santa Mustiola, portando alla luce numerose sepolture e interessanti strutture riferibili ad un’epoca ancora più antica e ponendo nuovi interrogativi.
Il sito di Ghizzano è accovacciato su un piccolo colle lungo una delle vie di comunicazione antiche più importanti del territorio che collegava Volterra, Pisa e il mare a Roma. Proprio l’importanza commerciale e strategica del luogo ha permesso il succedersi di varie fasi insediative: da quella romana, testimoniata dalla cisterna di I secolo d.C., a quella longobarda di cui rimangono ceramiche, corredi funerari e resti di un edificio e, infine, quella medievale con la costruzione della piccola chiesa dedicata a Santa Mustiola e il cimitero pertinente. A conclusione della campagna di scavo i ritrovamenti saranno analizzati per aggiungere un altro tassello alla storia del territorio. Molte delle sepolture hanno restituito corredi funerari raffinati e insoliti che testimoniano come il luogo fosse frequentato da esponenti dell’aristocrazia che a partire dal ‘200 scelsero questa piccola chiesa come luogo di sepoltura. Alcune di esse testimoniano probabilmente gli anni in cui nel territorio le epidemie mietevano vittime.