San Paolino è pubblica Firmato il rogito dal notaio

Il sindaco Di Maio annuncia l’atto finale della compravendita dai Camici-Roncioni

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"Alle 16.50 di martedì 27 aprile 2021 la rocca di San Paolino a Ripafratta diventa ufficialmente e definitivamente proprietà del Comune di San Giuliano Terme". A darne l’annuncio è un’emozionato Sergio Di Maio, sindaco della città termale. "Quello di oggi – aggiunge –, con il rogito sottoscritto nello studio notarile del dottor Angelo Caccetta, è un giorno storico per Ripafratta e per tutta la comunità di San Giuliano Terme. Abbiamo detto e scritto molto sulla Rocca e sullo straordinario lavoro dell’associazione Salviamo la Rocca di Ripafratta, della Regione Toscana e del consiglio comunale di San Giuliano Terme. Ritengo sia il punto di partenza, non di arrivo, di un percorso che spero sarà fruttuoso per la cultura, il turismo e l’economia del nostro territorio, e non solo". Di Maio si rivolge poi a chi ha permesso che tutto ciò diventasse realtà. "Un ringraziamento va anche al presidente del consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, che ha contribuito in maniera decisiva al percorso di acquisizione della Rocca di San Paolino fin dalla scorsa legislatura, e che ho avuto modo di sentire oggi prima dell’atto. Nascondere l’emozione è molto difficile".

Sempre nello studio del notaio Caccetta, lo scorso 1 febbraio fu firmato l’atto che sancì il definitivo passaggio di proprietà del monumento dalla famiglia Camici Roncioni al patrimonio del Comune di San Giuliano Terme. La Rocca di San Paolino a Ripafratta diventa dunque patrimonio pubblico. Si è dunque concluso un percorso che l’amministrazione comunale ha portato avanti nel tempo grazie al contributo decisivo di cittadini, associazioni, consiglieri comunali e altri enti che hanno abbracciato la causa. Come la Regione Toscana, che ha cofinanziato l’acquisto insieme al Comune: rispettivamente 100 mila e 30 mila euro. "Si apre adesso una fase completamente nuova – aggiunge Di Maio –. Il passaggio della Rocca di San Paolino al patrimonio pubblico consentirà di metterci al lavoro per intercettare fondi, costruire progetti di recupero con l’obiettivo finale di renderla centrale nell’offerta turistica e culturale del nostro territorio, con inevitabili ricadute positive anche sulla frazione di Ripafratta. Desidero ringraziare tutte le persone che non si sono mai arrese e hanno continuato a tenere viva la volontà di recuperare la rocca, a partire dall’associazione ‘Salviamo la rocca’ e i suoi volontari, poi i cittadini, tutto il consiglio comunale e l’Università di Pisa".

Igor Vanni