REDAZIONE PISA

"Rsa Remaggi, fiore all’occhiello da coltivare"

Il consigliere regionale Petrucci (FdI) in visita alla rsa-modello di San Lorenzo alle Corti. Dove si vuol realizzare anche una piscina aperta all’esterno

Con 74 ospiti presenti su 76 posti disponibili e 64 dipendenti diretti, la "Matteo Remaggi" di San Lorenzo alle Corti rappresenta un fiore all’occhiello tra le residenze per anziani nella provincia di Pisa. Una struttura – spiegano il presidente del Cda Giuseppe Cecchi e la direttrice Chiara Bucalossi – che vuol porsi sempre più come presidio per l’area pisana, offrendo servizi che vadano oltre l’assistenza anziani in senso stretto. Il sogno nel cassetto, anzi all’ombra del vasto parco verde che costeggia il centro, è la realizzazione di una piscina scoperta fruibile anche dall’esterno, per fare sport e per riabilitazione motoria. Si è parlato anche di questo durante il sopralluogo che il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci ha effettuato alla Remaggi, insieme al capogruppo Fdi a Cascina Paolo Lazzerini e al dirigente provinciale Fdi Sauro Giuntini. Per la piscina e per continuare sulla strada in house, alla Remaggi servono soldi. "E quelli deve metterceli la politica – commenta Petrucci –. La Remaggi è un esempio virtuoso, da un punto di vista di organizzazione interna. L’ex giunta di centrodestra di Cascina decise di fare un’operazione in controtendenza, internalizzando tutti i dipendenti ad oggi assunti, con contratto degli enti locali, dalla struttura stessa. Grazie al bilancio risanato, lsi è potuta evitare l’esternalizzazione dei servizi della struttura. La situazione del contesto regionale è l’esatto opposto, si va sempre più verso un’esternalizzazione dei servizi: gli infermieri, che ad esempio faranno i prelievi biologici, non saranno più dipendenti del servizio regionale ma saranno persone a partita Iva in convenzione con le cooperative. Si cerca di risparmiare contraendo diritti e salari dei lavoratori". "Quella delle Rsa e centri anziani è una sfida per i prossimi 20 anni, dipenderà da quanto il pubblico investirà in questa sfida. L’aspettativa di vita si allunga e non sempre le famiglie sono in grado di assistere gli anziani in casa. Nei prossimi anni tante persone, non necessariamente bisognose di cura e assistenza, potranno decidere di vivere in strutture residenziali condividendo spazi e attività comuni e non rimanendo in casa da soli con la badante. è un tema che necessita di un’attenzione particolare". "Sono soddisfatto di questo sopralluogo istituzionale al centro residenziale di Cascina – chiude il consigliere cascinese Lazzerini – ma avevrtiamo la necessità di un maggior coinvolgimento del Comune nella struttura, una maggiore attenzione di tutte le forze politiche del territorio. Fratelli d’Italia c’è e risponderà sempre presente dichiara Lazzerini.