REDAZIONE PISA

"Riforma del Catasto Una nuova stangata"

L’allarme di Confedilizia Pisa "Grande preoccupazione. Iniziativa nazionale per fermare. l’ennesimo aumento di tasse"

Una nuova stangata è alle porte e riguarda gli immobili. Se dopo due anni di pandemia il settore immobiliare si stava riprendendo, anche grazie a detrazioni fiscali per manutenzione straordinaria e riqualificazione energetica (incentivi dal 50% al 110%), adesso invece la riforma di revisione del Catasto promossa dal Governo rimette tutto in discussione. Confedilizia è in allarme già da mesi e a Pisa organizza per domani un incontro con i cittadini interessati a conoscere più da vicino il tema della revisione del catasto e i pericoli correlati, che si terrà domani nella sede di via Santa Maria 29, a Pisa, dalle 11 alle 15. "Le prospettive sono drammatiche – spiega Barbara Gambini, avvocato e presidente Confedilizia Pisa -, per esempio guardando all’ISEE, in base al quale i cittadini possono accedere a servizi sociali o prestazioni di pubblica utilità: per il calcolo dell’ISEE, occorre inserire il "valore" degli immobili in proprietà, anche della prima e magari unica casa di abitazione familiare. Il risultato è che, se aumentano i valori catastali, aumenta il valore dell’immobile e, di conseguenza, alcuni nuclei familiari sarebbero esclusi dalle prestazioni sociali attualmente fruite. "Il comma 1 – spiega - prevede di attualizzare e modernizzare la mappatura del patrimonio immobiliare per attribuire il corretto classamento ai cosiddetti immobili fantasma, cioè non censiti, a quelli che non rispettano la reale consistenza di fatto o la destinazione d’uso o la categoria catastale attribuita, ai terreni edificabili accatastati come agricoli e agli immobili abusivi".

Secondo la presidente di Confedilizia Pisa, "sebbene Draghi abbia affermato che, nonostante le premesse, i nuovi dati del futuro catasto non comporterebbero un aumento della tassazione immobiliare, come fidarsi? Chi non ricorda che con Monti il gettito ICI-IMU è passato da 9 a 22 miliardi di euro all’anno? Da allora il settore è andato fortemente in crisi: le vendite sono aumentate, ma si tratta di "compra-svendite" perché il prezzo medio degli immobili è in media sempre del 20% più basso dei valori del 2010". Se da un lato Confedilizia concorda con l’attualizzazione della mappatura, dall’altro è in allarme per "la trasformazione del catasto da reddituale a patrimoniale. Se si attuasse questo strumento – spiega Gambini - , anche se non Draghi oggi, ma qualsiasi premier domani avrebbero già lo strumento per disporre un aumento della tassazione immobiliare, con semplice legge ordinaria". "La preoccupazione poi cresce se leggiamo la ‘mossa del Governo’ alla luce delle raccomandazioni della Comunità Europea – aggiunge Gambini - che ha invitato l’Italia ad aggiornare il catasto per compensare con una maggiore tassazione sugli immobili una minore imposizione "sul lavoro" ed ha anche suggerito di reintrodurre l’IMU sull’abitazione principale. Già: la reintroduzione dell’IMU sulla prima casa, quella abitata dalla famiglia!".