
PISA
In alto i calici per il Bar Salvini, uno dei luoghi storici più amati dai pisani. Chiuso dal novembre 2020, dopo la scomparsa di Roberto Salvini, l’imprenditore che per mezzo secolo aveva condotto l’attività. Il punto di svolta arriva con la chiusura dei lavori della Commissione di gara e con l’aggiudicazione provvisoria alla società prima classificata. A seguito dei controlli di legge la direzione Patrimonio del Comune di Pisa procederà all’aggiudicazione definitiva e alla consegna dell’area che si compone di una parte, dove insiste il manufatto, di proprietà della Regione Toscana ed una parte di proprietà del Comune di Pisa. "L’aggiudicazione del bando di concessione – dichiara la vicesindaco con delega al patrimonio, Raffaella Bonsangue – giunge al termine di un percorso amministrativo portato avanti in questi mesi da Comune di Pisa e Regione Toscana, quest’ultimo ente competente per il Demanio Idrico. Grazie a questo bando che aggiudica a un privato la struttura, finalmente andiamo a recuperare e valorizzare un’area oggi abbandonata, restituendo alla città uno spazio molto frequentato che per moltissimi anni ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile per i pisani e non solo". Infatti, per farlo riaprire lo scorso anno fu lanciata una raccolta firme on line: l’ha promossa Maria Valeria Della Mea, per quasi 40 anni una colonna del Teatro Verdi, ma anche una frequentatrice assidua del "Salvini", insieme ad altri venti cittadini (inclusi i "Gatti Mezzi" Francesco Bottai e Tommaso Novi che nel 2007 avevano dedicato al "Salvini" uno dei loro pezzi più conosciuti), un gruppo promotore eterogeneo per età e biografia, accomunato dall’aver frequentato assiduamente il bar affacciato sull’Arno, magari in momenti storici diversi. Poi lo scorso agosto era stato pubblicato l’avviso per l’affidamento in concessione dell’area sul Viale delle Piagge dove un tempo si trovava il Bar Salvini. Hanno partecipato al bando sette soggetti presentando altrettante proposte valutate dalla commissione. L’area, dunque, è stata assegnata per nove anni alla società prima classificata per la realizzazione di attività di natura commerciale di somministrazione di alimenti e bevande. La durata della concessione è stata determinata in base alle norme previste dal regolamento demaniale.
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