Rete per fare prevenzione. Informare e proteggere

Un’iniziativa per parlare di endometriosi, medicina pre-concezionale e HPV "Creare una relazione tra le istituzioni per combattere la disinformazione".

Rete per  fare prevenzione. Informare  e  proteggere

Rete per fare prevenzione. Informare e proteggere

Creare una rete tra le istituzioni per diffondere una cultura della prevenzione e combattere la disinformazione. E’ l’intento dell’incontro tenutosi venerdì alle Officine Garibaldi, promosso dall’assessore alle pari opportunità Gabriella Porcaro e volto a sensibilizzare la collettività su endometriosi e medicina pre-concezionale, tematiche ancora poco conosciute. "L’iniziativa va inquadrata nel progetto che stiamo portando avanti - spiega Porcaro - mirante a promuovere la medicina di genere, una branca della medicina che ricerca percorsi di cura personalizzati per uomini e donne tenendo conto delle differenze di genere". Tra i protagonisti dell’evento la ginecologa Letizia Fornari che è intervenuta sull’endometriosi, una patologia che colpisce molte donne in età fertile e che si manifesta con dolore mestruale cronico diventando spesso invalidante. "Una ‘malattia sociale’ - spiega Fornari - che investe diverse sfere della vita della donna, da quella sessuale a quella lavorativa. Per questo è essenziale una diagnosi precoce, per garantire cure adeguate alle pazienti così da alleviare la sintomatologia". I dati danno un’idea della diffusione della malattia: oltre 170 milioni di donne colpite nel mondo; sono affette da endometriosi dal 50 all’80% delle donne che riportano dolore pelvico; la patologia interessa il 50% delle donne infertili; circa il 50% delle donne colpite deve restare a letto per malattia con una stima di 17,8 giorni all’anno di assenza dal lavoro. "Il ritardo diagnostico di questa patologia - continua Fornari - va dai 4 agli 11 anni con un impatto molto negativo sulla qualità della vita. Per questo è importante parlare di endometriosi".

Sono intervenute nel corso del convegno, moderato da Mojgan Azadegan, anche la ginecologa Lorella Battini, che ha sottolineato l’importanza della prevenzione anche per gli uomini, e l’ostetrica Elisabetta Facchini che ha lanciato un appello per incrementare le campagne di screening per il papilloma virus (HPV) invitando tutti alla vaccinazione.

Alla fine dell’incontro, le relatrici e l’assessore Porcaro hanno ribadito il proprio impegno a percorrere un sentiero comune per diffondere un’informazione certificata su questi temi, convinte che la sinergia tra le istituzioni sia la chiave per tutelare la salute della cittadinanza. L’auspicio è quello di coinvolgere in questo percorso anche le scuole. "L’educazione sessuale deve essere una priorità - conclude Porcaro - e deve partire tra i banchi di scuola: solo così si può diffondere uno stile di vita sano e rendere i giovani più consapevoli".

Stefania Tavella