ANTONIA CASINI
Cronaca

Preso a pugni per rubargli l’oro

La banda dei finti vigili torna a colpire. "Aggredito dai truffatori. Ci vorrà tempo perché si riprenda"

Carabinieri (foto di repertorio)

Orzignano (Pisa), 31 ottobre 2019 - "Ci vorrà del tempo prima che possa riprendersi". A parlare è una familiare dell’uomo che è stato aggredito dai truffatori. E’ finito a Cisanello dove i medici lo hanno giudicato guaribile in 20 giorni, ha problemi a un occhio, adesso, per quel cazzotto che ha ricevuto in volto. E’ il risultato dell’ultimo colpo della banda dell’amianto che, martedì, con la scusa di un incendio scoppiato in zona, in via Brodolini, a Orzignano, è entrata nella casa di un signore.

Stavolta la "visita" è finita in modo violento. "Mio fratello si trova in ospedale – ci aveva detto l’altro giorno il congiunto al telefono – Lo hanno picchiato gettandolo a terra". La ricostruzione: sul fatto stanno indagando i carabinieri della Stazione locale sangiulianese e della Compagnia di Pisa che cercano di mettere insieme tutti i particolari e anche i vari casi, ce ne sono stati tanti, negli ultimi 5 mesi, nella provincia pisana. E’ mattina e i due complici (probabile che si tratti sempre degli stessi dell’acqua contaminata) si presentano all’abitazione di due fratelli con la pettorina della polizia municipale. Poi, mettono in scena il solito inganno. Dicono che, causa lavori in quell’area, è scoppiato un incendio e che c’è pericolo di contaminazione con l’amianto. Il luogo deve essere bonificato ma soldi e oro, con questa operazione, possono restare danneggiati. E così consigliano di inserirli in una pentola di alluminio. Dentro, ci sono diversi contanti, diamanti e preziosi, persino la fede. Il valore sfiora i 40mila euro.

All’esterno, c’è una terza persona che entra nel vialetto con la macchina per prendere al volo i due che escono con il bottino. Lo nota l’altro fratello che si trova fuori e che chiede il perché di quella manovra. Per evitare intralci, il numero tre della banda reagisce e sferra un pugno in faccia al 69enne facendolo finire a terra. Anche in altre occasioni il terzo complice era rimasto all’esterno per fare esplodere petardi facendo credere alla vittima che quello fosse il rumore dell’acqua a contatto con la pericolosa sostanza, anziano di turno già convinto a parole, intanto, dai due rimasti dentro. E non sarebbe stata la sola segnalazione, l’altro ieri, nella provincia pisana. Obiettivo, alloggi isolati e persone anziane. L’ultimo caso si era verificato due settimane fa a Cascina: il sindaco reggente Dario Rollo aveva messo in guardia i cittadini.

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