ANDREA VALTRIANI
Cronaca

Blocca il ladro e lo fa arrestare. Benzinaio sventa furto

L’uomo è stato minacciato anche con una cintura

Gianluca Trenti

Pisa, 27 ottobre 2015 - Tenta di rapinare il distributore ma viene braccato dalla titolare e da un dipendente. E’ accaduto ieri mattina in via di Cisanello, a San Giuliano Terme, all’area di rifornimento Ip, intorno alle 7.30. Protagonista della vicenda un georgiano di 35 anni, tossicodipendente, già noto alle forze dell’ordine. «Era arrivato da poco il camion per ricaricare le cisterne di benzina – racconta Gianluca Trenti, dipendente – ed io, insieme alla signora Alessia Nuti, la titolare, mi sono spostato nella zona di carico per effettuare le manovre di routine. Quando Alessia è tornata per un secondo nel casottino dove si trova la cassa, si è resa conto che un uomo era entrato e si era nascosto dietro la porta dell’ufficio interno». Momenti di panico, le urla della donna per chiedere aiuto al collega, quindi il primo tentativo di fuga del ladro che «uscito dalla porta principale, si stava dirigendo verso il retro della struttura – continua Gianluca – per recuperare la bici con la quale era arrivato». La bicicletta è rimasta lì, appoggiata sull’erba dell’argine che abbraccia la stazione di servizio. La donna, per rallentare la fuga del ladro, lo ha afferrato per i vestiti, ma lui si è ribellato con forza, facendo slogare la caviglia alla titolare. «Io sono arrivato correndo e, dopo averli divisi – spiega l’uomo – ho tentato di bloccare il ladro a terra, mentre gridavo di chiamare i carabinieri».

Una fuga «scomposta e lenta», tanto da far pensare a un malore del ladro. «Mentre lo tenevo a terra con le braccia aperte per paura che potesse estrarre armi dalle tasche – ricorda Gianluca – il ladro mi ha detto che si sentiva male e ha cominciato a sputare e sbavare. Per paura che stesse realmente avendo un attacco di cuore, l’ho fatto sedere, ma lui ne ha approfittato per rimettersi in piedi e di nuovo a correre lungo la strada, questa volta in direzione dei campi». Raggiunto per una seconda volta dal personale del distributore, il rapinatore si è tolto la cintura dalla vita e ha iniziato a brandirla in aria minacciando i presenti. «Per fortuna non ha colpito nessuno – sospira il dipendente –, poi ho sentito le sirene della gazzella dei carabinieri che abbiamo chiamato. Quindi sono tornato indietro e, salito sulla mia auto, sono andato alla fine del campo che stava attraversando il ladro, per tagliargli la strada». Intanto i militari, arrivati sul posto, sono andati a prendere il fuggitivo. Una volta portato nell’auto dei militari, il georgiano ha cominciato a colpirla con dei forti calci aggredendo gli stessi uomini dell’Arma. «Mentre si trovava nell’ufficio – conclude Gianluca – il ladro ha forzato una cassetta di sicurezza nella quale si trovavano degli spiccioli per i resti e nella fuga li ha persi sul pavimento della stanza». L’uomo è stato portato alla casa circondariale Don Bosco. Le accuse formulate dai carabinieri sono di rapina impropria, resistenza all’arresto e tentato danneggiamento dell’auto della pattuglia intervenuta per l’arresto. «Per fortuna nessuno si è fatto male – conclude il benzinaio – ma lo spavento viene dopo, quando pensi che poteva avere un’arma con sé e usarla».