Qui il centro del mondo Trenta minuti sotto la Torre fra selfie e stravaganze

Spose con il velo, gruppi di ciclisti e giovani che giocano a rugby. E poi le richieste più assurde dei turisti: sesso e sostanze illecite.

Qui il centro del mondo  Trenta minuti  sotto la Torre  fra selfie e stravaganze

Qui il centro del mondo Trenta minuti sotto la Torre fra selfie e stravaganze

di Saverio Bargagna

"Scusi, sa se è aperto un bordello in città?". L’edicolante di via Santa Maria si gratta il mento e si sporge appoggiando quasi il mento al bordo del plexiglass che lo divide dal turista. "Non ho capito bene, please?". "Sesso a pagamento". Al ristorante, invece, fra una pizza e una granita, dei ragazzi si rivolgono con finta innocenza al cameriere: "Vendete anche droga? No? Allora dove possiamo comprarla qui nei paraggi". Ebbene, sotto la Torre, in un sabato pomeriggio di "ponte" può accadere di tutto, perché tutto il mondo si dà appuntamento proprio qui.

E fra le richieste più assurde agli operatori turistici – raccontante fra un sorriso divertito e una testa che si scuote come se non ci possa ancora credere – , si incrociano storie di ogni genere. Prendiamo quella di Siana: 32 anni, inglese, arrivata direttamente da Cambridge con le amiche del cuore per festeggiare l’addio al celibato. Selfie con il velo da sposa e un gran sorriso britannico: "Felicissime di essere qui. Saranno giorni fantastici". Non è dato sapere se viene dall’Inghilterra anche la famiglia che gioca a rugby nel prato dietro il Battistero. Fatto sta che il pallone ovale viene lanciato con un calcio sulle mura dove un amico lo raccoglie e lo rilancia a terra. Strani allenamenti.

Arrivano dai Caraibi, invece, i colleghi di Gerald. Lui è originario di Trinindad e Tobago – proprio come i grandi velocisti dell’atletica leggera – ed insieme a Shangy del Sud Africa, Flora, Loreen e Rurudzo (tutte e tre dello Zimbabwe) si gode le ore libere offerte dalla nave da crociera approdata a Livorno sulla quale lavora con gli altri membri dello staff. Uno ad uno salgono sui ‘panettoni’ di fronte alla Torre sostenendola in ogni modo possibile: le mani, la schiena, un gelato. Click e flash. "Bellissima – commenta con gli occhi entusiasti – e non date retta a chi dice che se l’aspettava più alta. Così è davvero perfetta".

Sono giunti in bici da Pietrasanta, ma arrivano tutti da Verona, i ragazzi della Asd Team Povegliano Cosmo bike Petrucci. Un selfie con le bici da corsa, i guanti e il casco nonostante il discreto caldo: "Il problema è che dobbiamo tornare in albergo ancora", ironizza qualcuno del gruppo. C’è chi invece delle due ruote sceglie un tour a cavallo sulla carrozza. "La domanda più assurda che ci rivolgono i turisti? – se la ride il cocchiere –. Mi piace tantissimo quando mi chiedono dove si trovi la Torre di Pisa. E l’abbiamo proprio davanti...". Anche gli agenti di polizia confermano: "Poco fa una signora ci ha detto: ’Questa è davvero una bella frazione’". Peccato che oltre alla piazza ci sarebbe tutta una città.

Nello splendido negozio del Barsanti "hanno chiesto – racconta – se vendessimo anche dei preservativi". Mentre al bar accanto, su cui tavoli fra ombra la Torre a seconda dell’ora del giorno, al cameriere dei turisti americani non erano proprio sicuri: "Ma qui, esattamente, dove ci troviamo?". "Nel mio negozio di abbigliamento volevano comprare delle medicine. Ma è mai possibile?". Chi lo sa? Forse qualcuno pensa che essendo piazza dei Miracoli tutto possa davvero accadere...